La maggioranza si spacca sulle scuole paritarie: il Pd vota con la Lega
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La maggioranza si spacca sulle scuole paritarie.
Alla fine l’emendamento è passato con il premier Conte chiamato ad una nuova mediazione per arrivare ad un compromesso.
Toccherà al premier Conte mediare per cercare di sanare la frattura che si è creata sulle scuole paritarie.
Immediata la replica del Nazareno con Graziano Delrio: “C’eravamo impegnati ad accogliere le preoccupazioni delle famiglie per le paritarie. (News Mondo)
Se ne è parlato anche su altri media
Si tratta di 300 milioni che permetteranno di aiutare 12mila realtà, 900mila famiglie, 180mila dipendenti. «Dopo questi ulteriori 150 milioni di aumento,100 al percorso dell'infanzia e 50 per le scuole, previsti da un emendamento al Dl Rilancio, arriveranno complessivamente 180 milioni alle scuole dell'infanzia (0-6 anni) e 120 milioni alle scuole paritarie», spiegano. (Corriere della Sera)
Qui non si tratta di porre bandierine o rivendicare primogeniture: è uno stile che noi non amiamo praticare e lasciamo ben volentieri ad altri. (Avvenire)
Così, in una nota, le 50 associazioni non profit dell’appello pro-paritarie, in merito all’approvazione da parte della commissione Bilancio della Camera di un emendamento al decreto “Rilancio”, con il quale vengono stanziati 150 milioni in più, 100 per la fascia 0-6 e 50 per scuole primarie e secondarie. (Tempi.it)
Divampa la polemica sulla questione delle scuole paritarie e non solo. Il Pd: era doveroso intervenire. Scuole paritarie, Gelmini (Forza Italia): più soldi grazie a noi. (Orizzonte Scuola)
Vacca (M5S): abbiamo ottenuto che andassero in gran parte alla fascia 0-6. “Va precisato – continua Vacca – che questi 150 milioni sono, in gran parte, in quota alle opposizioni che hanno stabilito di concentrare queste risorse a disposizione sulle scuole paritarie. (La Tecnica della Scuola)
Si tratta di risorse fondamentali per garantire la continuità di migliaia di scuole di ogni ordine e grado che svolgono un ruolo importante per il nostro servizio educativo nazionale. Ai 150 milioni già previsti dal decreto, se ne aggiungono ulteriori 150 grazie al lavoro del Parlamento. (BarlettaLive)