Brescia, studentessa morta per meningite: aperta un'inchiesta

Sky Tg24 SALUTE

Ma voglio andare a fondo, perché devono spiegarci come sono andate le cose e, se qualcuno ha sbagliato, deve pagare".

La studentessa è stata accompagnata da un amico al pronto soccorso degli Spedali Civili, le sue condizioni non sembravano drammatiche anche se aveva la febbre molto alta.

La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta contro ignoti per omicidio colposo per la morte della 19enne studentessa di Villongo (Bergamo), deceduta martedì mattina agli Spedali Civili di Brescia stroncata da meningite di tipo C. (Sky Tg24)

La notizia riportata su altri media

Domattina l'autopsia. Brescia: 19enne uccisa da meningite fulminante, indagati 7 medici. di Maria Teresa Palamà. Condividi. Sono sette i medici indagati per omicidio colposo per la morte di Veronica Cadei, la 19enne morta a Brescia per una meningite fulminante. (Rai News)

Il decesso è avvenuto nella notte e proprio nella giornata di ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane, dove è emersa la verità. Veronica Cadei, la studentessa di 19 anni si pensava fosse morta per meningite ma l’autopsia ha fatto emergere la verità. (LettoQuotidiano)

I funerali saranno celebrati lunedì 9 dicembre alle 14,30 a Villongo. La 19enne di Villongo non è morta di meningite ma per un’infezione generalizzata fulminante non prevedibile. (Valseriana News)

La ragazza frequenta la seconda superiore in una scuola di Sarnico, dove oggi l'Ats ha organizzato un incontro formativo con i genitori e i compagni di classe. Il caso della sedicenne e quello di Veronica Cadei non sarebbero comunque in alcuna maniera collegati tra loro. (Leggo.it)

L’autopsia era stata disposta dal sostituto procuratore Lorena Ghibaudo che ha dato l’ok ai funerali. A stroncare Veronica Cadei, la studentessa 19enne morta martedì, non è stata una meningite. (Thesocialpost.it)

Lunedì 9 dicembre il funerale a Villongo. «Da parte nostra stiamo comunque rivedendo, unitamente ai professionisti interessati, il percorso della paziente sotto i diversi profili clinico-assistenziale, organizzativo, documentale e relazionale», si legge in una nota della direzione degli «Spedali civili». (L'Eco di Bergamo)