È morto Giorgio Lopez, fratello di Massimo: doppiava Dustin Hoffman

Era il fratello maggiore di Massimo Lopez, nonché padre dei doppiatori Gabriele e Andrea.

Giorgio Lopez, nato il 16 febbraio 1947 e morto il 10 agosto 2021, era laureato in Lettere all’Università degli Studi di Roma La Sapienza e diplomato alla prestigiosa Accademia di arte drammatica Silvio D’Amico.

Negli anni Giorgio Lopez aveva doppiato anche Bob Hoskins, Groucho Marx, Ian Holm, John Hurt, Pat Morita in “Karate Kid”. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Massimo Lopez ha detto addio al fratello Giorgio Lopez, voce di attori del calibro di Dustin Hoffam e Danny DeVito. Quella dei Giganti”, queste le parole condivise da Luca Ward a seguito della grave perdita per il mondo del cinema con l’addio a Giorgio Lopez. (Yeslife)

Giorgio Lopez ha anche recitato in un episodio della serie tv "Don Matteo" dove ha interpretato il ruolo del medico legale All'età di 74 anni l'attore e doppiatore nonché fratello di Massimo Lopez. (Liberoquotidiano.it)

“Ciao Giorgio, ti voglio bene”, così conclude il videomessaggio di Massimo Lopez per il fratello. Chi era Giorgio Lopez, il fratello di Massimo. Laureato in Lettere dell’Università degli Studi a Roma La Sapienza, Giorgio Lopez è il padre dei doppiatori Gabriele e Andrea. (Gossip e TV)

Lopez, che era il fratello maggiore di Massimo, celebreo comico del Trio "Marchesini, Lopez Solenghi" ha dato la sua voce, tra gli altri, a Dustin Hoffman, Danny DeVito e John Cleese. Nato a Roma, Lopez era laureato in Lettere, oltre che diplomato all'Accademia nazionale d'arte drammatica «Silvio D'Amico» (IL GIORNO)

Massimo e Giorgio Lopez (Foto Facebook). È morto a 74 anni Giorgio Lopez, uno tra i più grandi doppiatori italiani. GUARDA ANCHE: 'Nessuno lo aveva mai fatto', Massimo Lopez stupisce Amadeus a I Soliti ignoti: cosa ha fatto in tv. (Yahoo Notizie)

È morto a 74 anni il doppiatore Giorgio Lopez, voce italiana di Dustin Hoffman e Danny De Vito. Giorgio Lopez nasce a Napoli il 16 febbraio del 1947. (La Stampa)