Donne picchiate e sfruttate per chiedere l'elemosina: arrestati due uomini a Bologna per tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Picchiate e sfruttate per chiedere l’elemosina nelle strade del centro di Bologna. È quanto accadeva a tre donne di origini romane, vittime di due connazionali ora arrestati dalla Polizia, coordinata dalla Dda, con misure di custodia cautelare in carcere. Gli uomini sono accusati di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù. L’indagine della squadra mobile è partita dalla denuncia di due giovani sorelle, reclutate nel 2019 dai connazionali con la promessa di arrivare in Italia per fare le domestiche. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quando spunta il sole, poi, già dalle otto, davanti agli ingressi dei supermercati, nei pressi della stazione e davanti agli ospedali, a chiedere l’elemosina. – Di notte, stesi sui materassi buttati sotto ai portici di via Indipendenza. (il Resto del Carlino)

Obbligate a praticare l'accattonaggio in strada Un video immortala l’aggressione ai danni di una donna, picchiata e costretta a chiedere l’elemosina in pieno centro a Bologna per conto di due uomini, responsabili della violenza. (Virgilio Notizie)

Nel mondo del lavoro, ogni giorno si aprono nuove sfide e opportunità. Ma, bisogna anche conoscere quali sono le tendenze, le prospettive e i cambiamenti che caratterizzano il panorama lavorativo attuale. (NewsWeb24.it)

Nelle vie dello shopping, quelle ragazze erano come invisibili. Due sorelle, poco più che ventenni, ma con addosso i segni di un’esistenza ai margini, fatta solo di miseria e violenza. (il Resto del Carlino)

"Sappiamo – così il referente di Libera, Andrea Giagnorio – che quello dell’accattonaggio è uno dei problemi a livello di criminalità organizzata della città. Quello dello sfruttamento è un tema caldo in città e colpisce diversi ambiti e settori, primi su tutti quello agricolo e quello tessile. (il Resto del Carlino)

La Polizia di Stato di Bologna ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini rumeni ritenuti responsabili di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù. L’attività di indagine condotta dalla Squadra mobile scaturisce da una denuncia presentata da due giovani sorelle che hanno raccontato di essere state reclutate nel 2019 da due loro connazionali in Romania, con la promessa di trasferirsi in Italia per svolgere il lavoro di domestiche. (LAPRESSE)