Conte e Schlein, in Puglia è il giorno dello sciacallo

Liberoquotidiano.it INTERNO

È arrivato il giorno dello sciacallo, Giuseppe Conte ha sentito l’odore del cadavere e ha mollato il Pd di Elly Schlein. La storiaccia di Bari, i voti comprati, l’anima venduta, lo sfascio di un partito che non si accorge del nauseabondo commercio del consenso, hanno dato al leader dei Cinque Stelle la scusa per aprire il sarcofago, saltare fuori come Dracula, succhiare il sangue al Pd e abbandonarlo al suo destino di non-morto. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

L’ultima in ordine di tempo riguarda Anita Maurodinoia, l’assessora regionale ai Trasporti – ormai ex dopo le dimissioni rassegnate sia dalla giunta che dal Pd – indagata con l’ipotesi di corruzione elettorale per aver, attraverso suo marito Sandro Cataldo ora ai domiciliari, comprato per 50 euro i voti per eleggerla al Consiglio regionale nel 2020. (Il Fatto Quotidiano)

A preoccupare la sinistra nostrana, oltre ovviamente alle grane giudiziarie, è soprattutto la matassa politica creata dal leader del Movimento 5stelle, Giuseppe Conte. Parafrasando il titolo di un celebre libro, il campo largo si è fermato a Bari (ilGiornale.it)

"È inconcepibile che un leader nazionale venga a Bari e decida di sospendere le primarie. Che non erano fra Laforgia e qualche indagato ma fra Laforgia e Vito Leccese". (Tiscali Notizie)

E lo scontro deflagra, alla fine, anche all’interno del campo largo, che aveva trovato con fatica un accordo per le primarie, in modo da scegliere il successore di Decaro. In risposta, la folla di cittadini riunitisi in piazza Ferrarese per sostenere il sindaco uscente, Antonio Decaro. (Open)

Ora, Giuseppe Conte, davanti alla levata di scudi dell’intero Pd e ai toni aspri della segretaria Elly Schlein, si mette sulla difensiva. Schlein ha preso male la scelta annunciata ieri di cancellare la partecipazione del M5s alla primarie appoggiando in ogni caso Michele Laforgia: «Mi dispiace di questa reazione» del Pd, dice Conte, «ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale o alludere a questo». (Open)

La scelta non è stata condivisa con gli alleati, ma “solo” comunicata per telefono a Elly Schlein, pochi minuti prima di ufficializzarla ai giornalisti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)