La minaccia di Teheran: "Siamo pronti a usare un'arma mai utilizzata". E chiude i siti nucleari

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Per quanto si possa ritenere credibile quello che viene detto dagli Ayatollah iraniani, per loro l'offensiva contro Israele si è già conclusa. Finita con l'attacco pesante, ma in fin dei conti più dimostrativo che concreto, dello scorso fine settimana. Adesso però la Repubblica islamica è in attesa di una reazione da parte di Tel Aviv e mentre l'Occidente invita alla calma e cerca di frenare Netanyahu, Teheran replica con un mix di prudenza e minacce. (ilGiornale.it)

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Ora l’equazione è cambiata. Prendere… (la Repubblica)

Al pianoforte Cristiana Pegoraro, ha diretto il maestro Lorenzo Porzio, letture con Yuri Napoli. La musica come linguaggio universale. Si è esibita un’orchestra con musicisti di 18 nazionalità (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La scelta degli obiettivi di un bombardamento è una disciplina strategica molto complessa perché deve trovare la giusta misura tra esigenze politiche e militari: la Nato la chiama “targeting” e l’insegna nell’accademia di Oberammergau sulle alpi bavaresi. (la Repubblica)

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Ossia che l’arma mai utilizzata, che l’Iran potrebbe usare per un imminente attacco a Israele non ci sia. Lei pensa che la minaccia non sia così concreta? «Di fatto, lo stress test del sistema di difesa israeliana è quello che conta e finora l’aeronautica israeliana si è mostrata nettamente superiore. (ilmessaggero.it)

Il premier Netanyahu La risposta di Israele a Teheran includerà "un attacco limitato" sul territorio iraniano. A dirlo è stato un funzionario dell'amministrazione Biden alla Cbs – ripresa dai media israeliani – secondo cui queste sono le aspettative da parte statunitense. (Fanpage.it)