Al Sud è allarme "povertà sanitaria". Ma la Sicilia fa meglio del Piemonte

FocuSicilia SALUTE

“Un Paese, due cure“. Il titolo dell’ultimo report sulla Sanità in Italia di Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno che da oltre 70 anni si occupa dei problemi del Meridione, sintetizza per l’ennesima volta il divario tra Nord è Sud Italia anche nella gestione della Salute. In Italia, secondo i dati CREA, Centro per la Ricerca economia applicata alla Sanità elaborati da Svimez, le famiglie in povertà sanitaria, ovvero quelle impoveritesi per le spese sanitarie, e le relative “rinunce” per motivi economici a tali tipologie di spese, sono il 6,1%: 8,2% al Sud, 5 al Centro, 5,9% al Nord-Ovest e 4% al Nord-Est. (FocuSicilia)

Ne parlano anche altre fonti

La componente della segreteria dei pensionati Cgil CATANIA – L’intervento di Concetta Raia, componente della segretaria regionale del Sindacato Pensionati Italiani Cgil, in vista della manifestazione nazionale di domenica prossima 20 aprile. (Livesicilia.it)

Il dato emerge dall’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) di Istat, l’Istituto centrale di statistica. Leggendo il numero più in dettaglio, si ricava che è raddoppiato il numero di chi ha rinunciato alle visite per problemi di lista di attesa (da 2,8% nel 2019 a 4,5% nel 2023); stabile la rinuncia per motivi economici (da 4,3% nel 2019 a 4,2% nel 2023), ma comunque in aumento rispetto al 2022: +1,3 punti percentuali in un solo anno. (RIFday)

ANCONA Nel 2023 quasi 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi pur avendone bisogno, soprattutto a causa delle liste d’attesa andate fuori controllo. Uno tsunami sanitario che travolge anche le Marche, finite sul podio delle regioni peggiori d’Italia in questo fenomeno: ci guadagniamo la poco onorevole medaglia di bronzo, arrivando terzi dopo Sardegna e Lazio. (corriereadriatico.it)

Nel 2022 la percentuale di famiglie piemontesi che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie è stata pari al 9,6% contro una media italiana che si è fermata al 7%. (Corriere della Sera)

Hanno rinunciato a visite e accertamenti sanitari per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso. (RIFday)

Liste di attesa infinite, visite specialistiche rimandate anche per mancanza di soldi, milioni di persone che rinunciano a esami e accertamenti medici. (Corriere Romagna)