Casa Savoia apre a donne, ma è lite 'reale' in famiglia

È la svolta annunciata da Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto in casa Savoia.

"E' un gran peccato e una grande tristezza - afferma - perché le braccia di Casa Savoia sono sempre state aperte.

Casa Savoia apre a donne, ma è lite 'reale' in famiglia. Toccherà a Vittoria, 16 anni, portare avanti il buon nome della famiglia reale.

"Nella storia, le regine di casa Savoia occupano un posto speciale - sottolinea con convinzione -. (Ticinonews.ch)

La notizia riportata su altre testate

"È anacronistico, in una società che riconosce la parità di genere, pensare che in casa Savoia si discriminino le donne", le parole con cui Emanuele Filiberto, al Corriere della Sera, ha anticipato la decisione contenuta nei documenti diffusi oggi su Facebook. (Adnkronos)

Sul sito crocereale.it, però, è stata pubblicata una nota che ribadisce invece la validità della legge salica e boccia la decisione che inserisce le donne nella linea di successione. Dalla propria pagina Facebook, Emanuele Filiberto rilancia le parole del professor Pier Luigi Duvina. (Adnkronos)

Se questa vieta, come scritto, l’ingresso agli «eredi maschi di casa Savoia», cosa accade se l’erede è una donna? E allora ecco la novità di queste ore: da Casa Savoia hanno scelto l’erede al trono. (CronacaSocial)

Lite Aimone di Savoia Ma è già lite sotto le insegne di casa Savoia. «Eppure la legge che adesso abroga la legge Salica in casa Savoia non è stata varata per questo — ribatte Emanuele Filiberto —. (Corriere della Sera)

"Il ramo Aosta ha sempre voluto prendere il posto di Casa Savoia - sostiene - ed è un gran peccato e una grande tristezza, perché tutti insieme potremmo fare molto di più". Sono donne straordinarie che hanno fatto grandi cose; confido molto nella sensibilità e nel punto di vista femminile". (Tiscali.it)

"La legge salica è immodificabile": così il presidente e il segretario della Consulta dei Senatori del Regno, di cui fa parte anche Amedeo di Savoia, boccia il 'motu proprio' annunciato da Vittorio Emanuele e dal figlio Emanuele Filiberto per cambiare le regole della successione al trono aprendo alle donne. (Il Fatto Quotidiano)