Autostrade, accordo a un passo con Allianz. Ma il governo e Atlantia: “Nessuna trattativa”

La Stampa ECONOMIA

Di qui la decisione di scommettere su Allianz, il gigante assicurativo tedesco, che attraverso la Appia Investments già possiede il 6,94% di Autostrade.

La complicata operazione non prevederebbe come ovvio una revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.

Nuova tappa della complicata telenovela che riguarda Autostrade, la società concessionaria della maggior parte della rete autostradale nazionale. (La Stampa)

Su altri giornali

Per il governo si espone il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, con una nota diffusa dal suo stesso ministero, così come la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, citata nell’articolo: “Le notizie riportate sono prive di fondamento”. (Il Fatto Quotidiano)

Le azioni Atlantia hanno premuto lievemente sul pedale del freno sulla scia delle ultime notizie riguardanti il futuro di Aspi. Pur continuando a scambiare con progressioni di oltre il 2% le azioni Atlantia hanno risentito delle precisazioni di Paola De Micheli, ministro delle infrastrutture che ha tentato di fare chiarezza sul futuro di Aspi dopo le numerose indiscrezioni dei giorni scorsi. (Money.it)

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, smentisce e parla di “notizie riportate prive di fondamento". (La Stampa)

Il prossimo appuntamento è previsto per il 7 aprile: sarà allora che nel cda di Atlantia si rifarà il punto sul dossier Autostrade per l’Italia, giunto a una fase cruciale. (L'HuffPost)

Pertanto riteniamo che il rimbalzo del 24% del prezzo del titolo Atlantia nelle ultime quattro sedute debba essere colto come un'opportunità di vendita", ha concluso Fidentiis. Per questa banca d'affari è positivo il fatto che il negoziato tra il governo italiano e Atlantia sia in corso. (Milano Finanza)

"Allianz è socia di Aspi e quindi qualcuno può aver fatto un ragionamento sequenziale". Le indiscrezioni dell'ultima settimana rafforzano un quadro in cui Atlantia - che ha come primo azionista Edizione, la holding della famiglia Benetton - farà un passo indietro, scendendo sotto la maggioranza della controllata, per lasciare spazio a investitori istituzionali. (La Repubblica)