Scontro Italia-Spagna sull’aborto. La ministra Redondo: “Si mina il diritto riconosciuto dalla legge. La destra contro i diritti”. Meloni: “Madrid non dia lezioni”

la Repubblica INTERNO

Scontro Italia-Spagna sull’aborto. Le critiche sono arrivate dalla ministra della Parità spagnola Ana Redondo su X che ha condiviso un articolo del diario.es sull'emendamento della maggioranza italiana che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori. "Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nessuno ce lo concede o ci dà l'opportunità. “Siamo noi donne che scegliamo cosa vogliamo nella nostra vita, se essere madri o se non essere madri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Io ho abortito e non mi vergogno a dirlo. Nessuna donna deve essere attaccata per questo”. L’Italia prova a fare come la Francia. Il Movimento Cinque Stelle deposita una proposta di legge per inserire l’aborto in Costituzione. (L'HuffPost)

ROMA. Dai tabulati, però, emerge una divisione nella maggioranza. (La Stampa)

Per giunta con un’appendice rovente e inedita sull’asse Roma-Madrid. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Permitir el acoso organizado contra las mujeres que quieren interrumpir su embarazo es socavar un derecho reconocido por ley. Es la estrategia de la ultraderecha: amedrentar para revertir derechos, para frenar la igualdad entre mujeres y hombres. (AGI - Agenzia Italia)

Ministra Roccella: ««Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra» (Corriere della Sera)