Luca Fusco di "Noi denunceremo" alla Commemorazione con Mattarella

Valseriana News INTERNO

Alla Commemorazione per le vittime del Covid-19 di domenica 28 giugno a Bergamo non ci sarà né la stampa né alcun cittadino ma una presenza importante per quanto riguarda i parenti dei defunti sarà quella di Luca Fusco, presidente del Comitato “Noi denunceremo”.

Avevamo chiesto di poter partecipare con alcune persone che rappresentassero i 60mila iscritti al gruppo Facebook.

La conferma è arrivata in serata dopo che il Comitato aveva chiesto a mezzo stampa di incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Valseriana News)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Noi stessi – prosegue Fusco – siamo stati invitati a partecipare come Comitato dopo numerosi solleciti al responsabile comunicazione del Comune di Bergamo lo scorso giovedì pomeriggio". È il pensiero di Luca Fusco, presidente del Comitato “Noi denunceremo”, che raccoglie oltre 450 familiari di vittime della pandemia di Covid-19, in attesa della cerimonia di questa sera. (IL GIORNO)

Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana, fondamentale per il nostro lavoro. Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana. (Il Fatto Quotidiano)

Published on Jun 29, 2020. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte, a Bergamo, alla cerimonia di commemorazione delle vittime bergamasche del coronavirus. (La Repubblica)

Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di commemorazione delle vittime bergamasche del coronavirus. Ricordare significa riflettere, seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato, sulle carenze di sistema, sugli errori da evitare di ripetere", ha detto ancora Mattarella. (La Repubblica)

Bergamo ''cuore della Repubblica". " La mia partecipazione vuole testimoniare la vicinanza della Repubblica ai cittadini di questa terra così duramente colpita ", dichiara Mattarella nel corso dell'intervento antecedente alla messa da Requiem officiata da Gaetano Donizetti. (ilGiornale.it)

Ecco spiegato il suo uso del linguaggio come motore di un nuovo reciproco rispetto, ispirato alla speranza. Stavolta, insomma, non c’è alcuna ambiguità dietro la «maggioranza silenziosa» di cui parla il capo dello Stato. (Corriere della Sera)