Europee, ministero Interno: "'Giorgia' su scheda si può scrivere, voto è valido"

LAPRESSE INTERNO

Nella maggior parte dei paesi Ue non c'è il fenomeno delle candidature 'civetta' dei leader. Solo in Italia e Croazia premier in corsa Sulle schede elettorali è possibile scrivere soltanto il nome di battesimo del candidato, senza che questo invalidi il voto. Secondo quanto espresso dalle norme vigenti, alle quali fanno riferimento fonti del ministero dell’Interno, infatti, il voto attribuito risulta valido anche “utilizzando espressioni identificative quali diminutivi o soprannomi, comunicate in precedenza agli elettori, in quanto modalità di espressione della preferenza che può essere usata da qualunque elettore”. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

L’asticella è scritta ancora a matita ma è ben presente nei ragionamenti dei dirigenti di Fratelli d’Italia. «Due milioni di preferenze e il due per cento in più al partito». (ilmessaggero.it)

Il nome della premier è il fatto politico del momento. L’importanza di chiamarla “Giorgia”. (Secolo d'Italia)

La conferma arriva dal manuale di istruzioni per il voto inviato ai presidenti di seggio e scrutatori per le precedenti elezioni Europee del 2019 e che sarà replicato anche in occasione della tornata elettorale dell'8 e 9 giugno (AGI - Agenzia Italia)

Lei vuole essere la più amata dagli italiani, una riedizione della Cuccarini in chiave politica“. Così a Dimartedì (La7) viene commentata l’ultima trovata elettorale di Giorgia Meloni da Michele Santoro, che con la sua lista Pace Terra Dignità ha superato la soglia di firme necessarie per presentarsi alle prossime elezioni europee (“Dobbiamo passare al vaglio della legalità – spiega il giornalista – però è stata davvero un’impresa straordinaria perché fatta da un gruppo molto organizzato, diciamo”). (Il Fatto Quotidiano)