Stellantis: ecco i primi licenziamenti nell'indotto

ClubAlfa.it ECONOMIA

A Cassino, dove Stellantis produceva le Alfa Romeo, per l’indotto sono tempi duri.

Infine la transizione elettrica, con molti modelli, soprattutto dei marchi italiani come Alfa Romeo e Stellantis, che escono fuori produzione o sono già usciti.

Per i lavoratori della fabbrica Alfa Romeo attivati i contratti di solidarietà (lastratura e verniciatura).Per le aziende dell’indotto invece si parla di chiusure e licenziamenti

Le vendite di Alfa Romeo sono ai minimi storici, anche perché la Casa del Biscione è una di quelle che più è indietro in materia di elettrificazione. (ClubAlfa.it)

Ne parlano anche altre testate

E’ chiaro che oggi questo mondo vive con minori certezze e meno progetti a lungo termine. In tutta Italia, questi comparti producono benessere, qui da noi portano problemi e finiscono con i libri in tribunale» (Orticalab)

Significa, in sostanza, che Cassino è stato lo stabilimento maggiormente in sofferenza: è dalla fabbrica ai piedi dell'Abbazia, infatti, che vengono "sfornate" le vetture del Biscione. A contribuire fortemente al dato in forte flessione del marchio made in Cassino ci pensa un mese di dicembre particolarmente negativo per il Biscione. (ciociariaoggi.it)

Le vetture Alfa Romeo vendute nel solo mese di dicembre in tutta Europa sono state infatti appena 2.706. “Cessata attività”, questa la motivazione con la quale sono stati mandati a casa i 35 lavoratori della piccola industria dell’indotto cassinate (LeggoCassino.it)

Tutti a casa. La situazione è molto grave e ancor più grave è il fatto che nessuno intervenga" picchia duro il leader provinciale dei metalmeccanici della Cisl. (ciociariaoggi.it)

Quello dei motori tradizionali è il settore dell’auto più coinvolto nella transizione ecologica e più esposto ai rischi occupazionali e di prospettiva industriale. In attesa di definire la partita sulla gigafactory, la stretta attualità pone ancora in primo piano l’andamento delle produzioni motoristiche. (Termoli Online)

Fanno impressione i numeri del 2021 resi noti dalla Fiom che parlano di ben 4mila lavoratori nel settore componentistica rimasti a casa e ben 1.700 che lavoravano a Mirafiori. Dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis, che ha anticipato il piano industriale di marzo, le aziende che lavorano nel comparto della componentistica automotive, sopratutto i piccoli fornitori, tremano. (cronacaqui.it)