L Oms riprende lo studio sull idrossiclorochina contro il coronavirus

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Subito dopo la pubblicazione dello studio, alcuni ricercatori hanno inviato una lettera aperta al direttore del Lancet, nella quale esprimevano dubbi e perplessità sui dati (forniti dalla società di racconta dati Surgisphere) e, di conseguenza, sulle conclusioni a cui era giunto lo studio.

Ricordiamo che solamente alcuni giorni fa l’Oms aveva deciso di sospendere temporaneamente l’uso della clorochina, un farmaco antimalarico, e il suo analogo idrossiclorochina, un medicinale utilizzato per le malattie autoimmuni, contro il nuovo coronavirus nello studio Solidarity, che ha finora reclutato 3500 pazienti in 35 Paesi. (Wired.it)

La notizia riportata su altre testate

Alcuni esponenti pertinenti hanno affermato che questa mossa non solo fornirà supporto accademico alla lotta della Cina contro l'epidemia, ma contribuirà anche con le esperienze cinesi alla lotta mondiale all’epidemia. (Radio Cina Internazionale)

La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara già nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio. (Imola Oggi)

L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". Di redazione Blogo.it lunedì 1 giugno 2020. L'OMS interviene dopo le parole del professor Alberto Zangrillo e precisa che il COVID-19 "non è diventato meno patogeno, siamo noi che ora lo combattiamo meglio". (Polisblog.it)

L’Organizzazione mondiale della sanità sarebbe – in particolare – in tensione con Pechino per aver aspettato nel condividere i dati sul genoma del virus. Rivelazione esplosiva dell’Associated Press: l’OMS sarebbe molto critica nei confronti della Cina, sopratutto nella condivisione dei dati sul coronavirus (MeteoWeek)

E stiamo parlando di dati decisivi per valutare la gravità della situazione, le caratteristiche del nuovo virus, e per preparare una risposta adeguata. Eppure, ancora il 14 gennaio l’Oms sul suo profilo Twitter negava che ci fossero “prove certe” della trasmissione uomo-uomo del virus. (Startmag Web magazine)

Solo il 20 gennaio le autorità Cinesi furono quasi costrette ad ammettere l’esistenza di questo virus trasmissibile da uomo a uomo. Nella questione USA-Cina che sta rinvigorendo ora a causa di queste scoperte, le potenziali lacune e omissioni da parte del paese orientale potrebbero esacerbare un clima già molto teso. (Lezioni Europa)