Leonardo Del Vecchio vuole salire al 20% di Mediobanca, come cambierebbero gli assetti

Forbes Italia ECONOMIA

Leonardo Del Vecchio avrebbe chiesto alla Bce, attraverso la Banca d’Italia, di salire al 20% del capitale di Mediobanca, dall’attuale 10% circa, detenuto attraverso Delfin.

In Mediobanca, alle spalle di Del Vecchio con poco meno del 10%, il secondo socio è Mediolanum, con il 3,3%, seguito dai Benetton, col 2,1% e da Fininvest, col 2%.

I motivi dell’operazione. Per alcuni osservatori l’obiettivo ultimo del patron di Luxottica, sarebbe il futuro di Generali, della quale Mediobanca ha il 13% e Del Vecchio è il secondo socio privato. (Forbes Italia)

Su altri media

Del Vecchio è l’uomo più ricco d’Italia, per un patrimonio personale che tocca i 25 miliardi di dollari. Del Vecchio è già il primo azionista di Mediobanca con il 9,889% di capitale dell’istituto, e con l’ultima operazione si garantirebbe un ruolo di assoluta centralità. (Money.it)

La notizia ha provocato un’impennata a Piazza Affari del titolo di piazzetta Cuccia (+8%): la banca d’affari milanese è il primo socio di Generali. Tutti, ovviamente, vogliono difendere l’Italia e l’italianità del colosso Assicurazioni Generali, anche quando le munizioni partono dal Lussemburgo. (Startmag Web magazine)

L’esponente di spicco del Carroccio – in qualità di tutto il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – esprime rilievi, interrogativi e preoccupazioni sull’ascesa di Leonardo Del Vecchio tramite Delfin nell’azionariato di Mediobanca, che è azionista di primo piano di Assicurazioni Generali. (Startmag Web magazine)

La Bce ha 90 giorni per autorizzare l'operazione ma l’iter potrebbe essere più celere visto che è stato avviato attraverso via Nazionale. Del Vecchio, con questa mossa, punta a creare un polo finanziario italiano. (Yahoo Finanza)

La nuova mossa, che per ora rappresenta appunto soltanto una richiesta e che, anche se autorizzata, sarà un'opzione a disposizione di Del Vecchio e della holding Delfin, va letta, secondo quanto viene spiegato, su due fronti. (la tribuna di Treviso)

IL PUNTO DEL DIRETTORE DI START, MICHELE ARNESE. COME E PERCHE’ IL CENTRODESTRA PICCHIA SU DEL VECCHIO. Il senatore di Fratelli d’Italia conclude: “Tutto questo dovrà essere soggetto alla autorizzazione della Banca centrale europea, cioè di miss Lagarde. (Startmag Web magazine)