Green pass, nodo smart working: chi non ce l'ha ne ha diritto? Cosa succede dal 15 ottobre

leggo.it INTERNO

Smart working e Green pass, cosa succede dal prossimo 15 ottobre, data in cui entrerà in vigore il decreto di ieri che rende obbligatorio il certificato verde?

Leggi anche > Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, anche colf e badanti.

Probabile comunque che anche per gli statali la logica sia la stessa: non avere il Green pass, non darà in automatico il diritto allo smart working.

E giustificando i no-vax e no Green pass a lavorare in smart working. (leggo.it)

Su altre fonti

Per adesso, inoltre, resteranno comunque, nel modo del privato, operativi i protocolli di sicurezza firmati dai sindacati con i datori di lavoro. Vaccino e tamponi permetteranno ai lavoratori di recarsi sul posto di lavoro in maggiore sicurezza. (ilmattino.it)

Quindi chi oggi fa smart working potrà continuare a farlo anche senza Green pass, naturalmente a patto che lavori da casa e non in uno spazio condiviso con altri lavoratori. Non c’è alcuna garanzia per i no pass di poter ottenere lo smart working e continuare a lavorare da casa senza dotarsi della certificazione verde europea anti Covid. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Oltre a questo, può contare anche sull'operato di brokers, banche, un suo personale canale online e consulenti finanziari. Chiunque fosse interessato alle proposte di lavoro del gruppo Zurich può farlo candidandosi comodamente online (Informazione Oggi)

Aziende private: lavoro da remoto senza certificazione verde. La risposta la si ottiene ragionando in maniera un po’ più ampia. Le sanzioni per i lavoratori senza Green Pass. (Investire Oggi)

Smart working, Brunetta: «È un lavoro a domicilio all'italiana». Smart working e green pass, come si lavorerà nel pubblico? Per un rientro massiccio negli uffici sarà in qualche modo necessario aggiornare i protocolli di sicurezza alla luce dell’introduzione del green pass obbligatorio. (ilmessaggero.it)

Le aziende possono disporre il lavoro da remoto per tutti i loro lavoratori fino al 31 dicembre 2021, data che segna la fine dello stato d’emergenza e quindi anche della possibilità dello smart working d’emergenza: fino ad allora, si può disporre il lavoro da remoto senza accordi individuali preventivi, come invece prevede la legge sul lavoro agile (la numero 81 del 2017, che fissa regole, diritti e doveri di azienda e lavoratori) (Sky Tg24 )