La fine del Grande Torino: una leggenda che non morirà mai

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È il 4 di maggio. È il giorno del Torino. È la storia del calcio. Di una leggenda. Di una tragedia. Di un prima, di un dopo. Difficile, impossibile far capire alla nuova generazione che cosa abbia rappresentato quella squadra, le celebrazioni fanno parte di un copione scritto, soprattutto in questi anni ultimi, da chi quell'epoca non ha vissuto sulla pelle, nel cuore, osservando i filmati, sfogliando album di fotografie, usmando l'odore di olio canforato nello spogliatoio del Filadelfia, teatro meraviglioso tradito e vilipeso e poi demolito, così come ascoltando la vera storia di quei ragazzi, riassunta nella memoria dei superstiti, i parenti, gli amici anche, direi soprattutto, degli avversari che in quelle morti ritrovarono il senso della vita, il rispetto degli altri. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sky Sport ne celebra il ricordo riproponendo due produzioni originali firmate Federico Buffa: sabato 4 maggio alle 11 con #SkyBuffaRacconta - In memoria di Erno Egri Erbstein, il condottiero del Torino, la commovente testimonianza raccolta da Federico Buffa nel 2021 direttamente dalle parole di Susanna Egri, novantasettenne, Presidente della Fondazione Egri per la Danza, per scoprire l’incredibile vicenda di suo padre che, sopravvissuto con lei agli orrori delle persecuzioni ebraiche, divenne allenatore della leggendaria squadra degli “Invincibili”. (Sky Sport)

Persero la vita 31 persone e l'Italia del calcio si ritrovò improvvisamente a piangere una delle compagini più forti di tutti i tempi. A commemorarla anche gli avversari storici: "Quattro maggio 1949, una data per sempre nella memoria. (La Gazzetta dello Sport)

Lui è Gianpaolo Ormezzano, il decano dei giornalisti sportivi italiani, 88 anni di vitalità e Toro. (Il Messaggero Veneto)

Gianluca Sartori Direttore 4 maggio - 09:30 Un pezzo da collezione: così può essere definito il nuovo libro della redazione di Repubblica sul Torino, in uscita insieme al giornale oggi, 4 maggio 2024, 75° anniversario della tragedia di Superga. (Toro News)

Da una parte all'altra di Torino tra passato e futuro. La cerimonia è cominciata con la benedizione da parte di don Robella, il cappellano del Toro, le parole del presidente raccolte dalla nostra inviata Elena Rossin: "Un momento sempre emozionante, quello del 4 maggio prima al Cimitero e poi a Superga. (Torino Granata)

Facevo tanto sport, anche giocando a calcio per strada, studiavo soprattutto la sera, anche la notte, per non disturbare con la luce dormivo in cucina su una branda e comunque venivo additato ai miei due fratellini minori come esempio di bravo figliolo. (Famiglia Cristiana)