Il nuovo video con due ostaggi. La mossa di Hamas per frenare l’invasione

la Repubblica ESTERI

TEL AVIV — Dopo il video del 24enne Hersh Goldberg-Polin, ieri Hamas ne ha diffuso uno nuovo con altri due ostaggi israeliani: il 64enne Keith Siegel, doppia cittadinanza israeliana e americana; e il 46enne Omri Miran, il cui papà avevamo intervistato a Roma quando fu accolto dal Papa, due settimane fa. È la nuova strategia dei miliziani: usare gli israeliani rapiti come “testimonial” del negoziato per forzare il governo a non attaccare Rafah, alzando la posta di un eventuale accordo. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Hamas ha diffuso un nuovo video lacerante e carico di sofferenza di due ostaggi israeliani a Gaza. Il video non è datato, ma Miran dice di essere prigioniero da 202 giorni e Siegel menziona la festa di Pesach, la Pasqua ebraica, che si celebra in questi giorni, il che fa pensare che le immagini siano state girate di recente. (ilGiornale.it)

Entrambi, molto provati, raccontano di “una condizione dura” per i bombardamenti sulla Striscia e rivolgono parole di “amore per la propria famiglia”. In sovrascritta Hamas sostiene che “l’uccisione” nei raid di Israele “di decine di ostaggi, ha impedito agli altri di festeggiare la Pasqua ebraica con i loro cari”. (RSI.ch Informazione)

Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Tel Aviv per chiedere il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza ed elezioni anticipate che portino a un governo diverso da quello guidato dal premier Benjamin Netanyahu. (Adnkronos)

Le famiglie chiedono lo stop alla guerra. foto | video Video in Evidenza X Iran, Israele lancia l’attacco: le esplosioni nel cielo di Isfahan Iran, Israele lancia l’attacco: le esplosioni nel cielo di Isfahan La pioggia di missili iraniani su Israele - guarda IL VIDEO DEGLI OSTAGGI - Un nuovo filmato di due ostaggi diffuso da Hamas fa infuriare le famiglie dei sequestrati, secondo i quali il governo, con la sua pressione militare, avrebbe fallito nel tentativo di riportare i loro cari a casa: «Lo Stato di Israele deve scegliere: ostaggi o guerra. (OGGI)