Coronavirus, Selvaggia Lucarelli: "Gli stand di Wuhan e Codogno fianco a fianco alla Fiera di Rimini il 23 gennaio. Solo una coincidenza?"

Liberoquotidiano.it ESTERI

Mi risponde un’impiegata", racconta la Lucarelli, "'A quella fiera siamo stati in tanti qui di dell’azienda di Codogno, almeno una decina di persone.

Insomma, nello stesso padiglione si sono ritrovate aziende delle città più colpite dal coronavirus: Wuhan, Crema, Codogno, San Marino, Treviso.

"Lo stand di Wuhan e quello di Codogno erano nello stesso padiglione".

E nello stesso padiglione il Pomati Group srl di Codogno. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Come riportato da diversi quotidiani questa fiera, ospiteva infatti diversi padiglioni e tra questi anche i cinesi del Wuhan Huiyou Wood Products Co., Ltd, un’azienda che produce oggetti biodegradabili come cucchiaini e vassoi. (Tutto Napoli)

E nel 2020, secondo quanto riporta Selvaggia Lucarelli in un articolo su Tpi, gli espositori di due ditte di Wuhan e di Codogno erano nello stesso spazio. E, a poca distanza, c'era Pomati Group srl. (ilGiornale.it)

Sempre in quel padiglione, a poca distanza, era presente anche lo stand di un’azienda di Codogno che fa macchine per il cioccolato. Alla fiera del gelato tenutasi a Rimini, erano presenti anche un’altra azienda di Codogno e una di Lodi, ma in altri padiglioni distanti. (Virgilio Notizie)

"Il Sigep è terminato il 22 gennaio, il paziente zero si è registrato a Codogno quattro settimane dopo. Lorenzo Cagnoni non l’ha accolta per niente bene la ricostruzione di Selvaggia Lucarelli sul coronavirus al sapore di gelato. (Rimini 2.0)

Non distante dallo stand di Wuhan, ancora, diverse aziende trevigiane tra cui “Alphatech” di Vittorio Veneto, la “Steelco”, la “Vito Italia”, la “Imesa” e altre. A far notare lo strano punto di contatto tra Wuhan e Codogno è stata, sul web, Selvaggia Lucarelli che in un articolo su Tpi ha fatto emergere la curiosità. (RiminiToday)

In particolare, l’esperto ha dichiarato che: “Ormai abbiamo accertato che in Italia ci sono stati due ingressi del coronavirus, uno cinese ed uno tedesco. (SpazioMilan)