Usa, Washington Post: “A casa di Trump l’Fbi cercava documenti su armi nucleari”

LaPresse INTERNO

Il 9 agosto scorso uomini della polizia federale americana hanno perquisito la tenuta del tycoon di Mar-a-Lago, in Florida.

Un blitz che ha provocato la dura reazione di Trump che ha definito l’operazione un “raid inappropriato, un attacco alla sua candidatura” alle prossime elezioni presidenziali.

La rivelazione del prestigioso quotidiano americano dopo le perquisizioni dei federali nella tenuta di Mar-a-Lago, in Florida, dell'ex presidente Usa. (LaPresse)

Ne parlano anche altri media

Stati Uniti . (Il Manifesto)

La rivelazione del Washington Post mostra l'urgenza dell'intervento degli agenti federali e la preoccupazione diffusa all'interno del Governo americano sul tipo di documenti parcheggiati in Florida e sul pericolo che potessero finire in mani sbagliate. (RSI.ch Informazione)

Ma le sue condizioni erano critiche ed è stato sottoposto a eutanasia (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una fonte collegata al dossier sostiene che l’Fbi abbia portato via dieci scatoloni di documenti dalla casa del tycoon. Durante il blitz nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago l’Fbi cercava documenti top secret collegati alle armi nucleari. (Open)

Lo scrive il Washington Post citando persone informate sull'indagine, ma senza specificare se i documenti riguardassero l'arsenale nucleare americano o di un altro Paese. Questo confermerebbe la decisione del ministro della Giustizia americano Garland di fare un annuncio pubblico sulla perquisizione a Mar-a-Lago. (Tiscali Notizie)

Stando a quando rivelato dal Washington Post, lo scopo del blitz dei federali nella residenza di Mar-a-Lago in Florida è stato quello di trovare dei documenti top secret legati alle armi nucleari. Cosa ha cercato l’Fbi durante la perquisizione della casa di Donald Trump? (Money.it)