Stop ai certificati di verginità. Francia spaccata, medici in rivolta

QUOTIDIANO.NET ESTERI

Per quanto mi riguarda la soluzione non è punire i medici: è la domanda che non deve esistere, e che semmai deve essere penalizzata", afferma Joelle Allart, presidente del Collegio nazionale dei ginecologi e ostetrici francesi.

L’intenzione del governo è quella di varare una legge che penalizzi duramente chi.... "C’è gente che crede di vivere nel Medioevo.

Ci sono ancora delle ragazze in Francia (africane, musulmane, eccetera) che per ordine dei familiari debbono sottoporsi a visita ginecologica per ottenere un certificato di verginità. (QUOTIDIANO.NET)

La notizia riportata su altre testate

Come spiega Repubblica, “i certificati di verginità vengono rilasciati dopo un controllo dell’integrità dell’imene e vengono di solito richiesti da giovani, o piuttosto da . La Francia vuole vietare i “certificati di verginità”. (Zazoom Blog)

Criminalizzare la pratica, per quanto giusto in linea teorica, significa esporre queste donne ancora di più alla violenza maschile che le circonda, costringendole al ricorso alla clandestinità o addirittura a viaggiare all’estero. (Donna Moderna)

Leggi su bloglive (Di giovedì 17 settembre 2020)divisa in due sull’abolizione deldi verginità. (Zazoom Blog)

Come già detto in precedenza, l’imene può essere di varie dimensioni e avere varie forme. E’ stato annunciato dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin la volontà di abolire il certificato di verginità e di sanzionare chi continuerà a farlo con delle penali. (UltimeNews.net)

Lo scorso febbraio era stato Macron in persona ad enunciare le grandi linee del progetto di modernizzazione della società: “Nella Repubblica non si possono chiedere certificati di verginità per sposarsi. (Impronta Unika)

Il certificato di verginità attesa appunto la verginità della donna, comprovata dall’esame del suo imene. Certificato di verginità in Francia, perché i ginecologi non vogliono che venga abolito. Dall’altra parte ci sono i medici, che invece si appellano al giuramento di Ippocrate e alla necessità di proteggere i pazienti. (Metropolitan Magazine Italia)