Atlantia cade in Borsa: ora la revoca è più vicina

Money.it INTERNO

Il titolo ha risentito negativamente delle ultime notizie sulla questione Autostrade per l’Italia ed è tornato a temere l’ipotesi di revoca.

Se per quella data la holding non avrà fatto chiarezza allora si procederà con la revoca delle concessioni, che negli ultimi anni ha ripetutamente pesato sull’andamento delle azioni Atlantia in Borsa.

Al momento in cui si scrive intanto le azioni Atlantia stanno reagendo alle nuove ipotesi di revoca con un ribasso dell’1,2% circa. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

E sugli investimenti Rixi chiosa: "È assurdo che abbiano bloccato gli investimenti a livello organizzativo. Sono due anni che il governo minaccia con una pistola ad acqua". (Yahoo Finanza)

In questa vicenda le provocazioni mi pare siano all'ordine del giorno, il metodo di Atlantia è sempre stato quasi ricattatorio. In realtà il governo si è rinsaldato e ora si ritrovano con le spalle al muro". (La Repubblica)

A questo punto Atlantia , al 30% dei Benetton e che controlla l’88% di Autostrade per l’Italia, ha tre giorni di tempo per modificare la linea e cercare un’intesa. Dopo il quasi accordo dello scorso luglio la trattativa si è ingarbugliata fino al punto di ritornare quasi al punto di partenza. (Il Fatto Quotidiano)

Ci stanno lavorando a Palazzo Chigi, ma nascerebbe su spinta di tecnici e sottosegretari di M5S e Pd. In ballo ci sono investimenti e cantieri pronti a partire, come la Gronda di Genova e il passante di Bologna. (La Stampa)

Respingendo la richiesta di garanzie per i danni provocati dal crollo del Ponte di Genova – secondo le fonti di Cdp – Atlantia fa però venir meno una fondamentale condizione di mercato e di fatto chiude la trattativa. (Primocanale)

E intende farlo rapidamente a due anni dalla tragedia del Morandi. L’ARROCCO. Se da Atlantia, spiegano fonti dell’esecutivo, non arriveranno risposte entro il 30 settembre sul percorso che prevede l’ingresso di Cdp, il governo è intenzionato quindi a passare dalle parole ai fatti, usando la clava della revoca. (Il Messaggero)