Cosimo Di Lauro, chi era il camorrista morto in carcere che ispirò il personaggio di Genny Savastano in «Gomorra»

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I legali avevano chiesto una perizia psichiatrica in ogni processo dal 2005 ad oggi, ma sono sempre state rigettate.

Nel febbraio 2008 arriva la condanna a 15 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, a pochi mesi dall’ergastolo

Chi era Cosimo di Lauro. «Il principe», «the designer don», «o chiatto», «lo zoppo», tra i tanti soprannomi che Cosimo di Lauro si era guadagnato nel corso degli anni. (Open)

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Di Lauro nell'immaginario della camorra. Questo e altro ha rappresentato Cosimo Di Lauro per la storia della camorra. Cosimo Di Lauro ne fu protagonista assoluto. (NapoliToday)

La Scissione cerca di far rientrare Paolo Di Lauro a tutti i costi, gli scissionisti vogliono che il padre riprenda il potere, ma Cosimo continua la guerra. Ma Cosimo, se non fosse figlio di re, non riuscirebbe neanche a fare l’autista per una famiglia di camorra. (Notizie - MSN Italia)

La sua figura enigmatica ha ispirato gli autori di Gomorra, i quali lo hanno ripreso le sue gesta attarverso il boss Genny Savastano. Sul groppone di Di Lauro, comunque, pendevano diversi delitti: quelli di Massimo Marino e di Mariano Nocera in particolare, uomini dei clan avversari (ilGiornale.it)

Cosimo Di Lauro, il boss di Secondigliano condannato a tre ergastoli, è morto ieri nel carcere di Opera dov'era detenuto in regime di 41bis dal 2005. Figlio di Paolo, Ciruzzo o Milionario, Cosimo era il reggente del clan Di Lauro, gruppo camorristico contrapposto agli «scissionisti». (ilGiornale.it)

Tuttavia, stando a quanto si è appreso, sul corpo del boss e nella cella non sarebbero stati trovati segni evidenti o elementi che possano allo stato far ipotizzare un suicidio o una morte violenta. Tra l’altro, la figura di Genny Savastano sarebbe ispirata proprio a Di Lauro. (BlogSicilia.it)

Cosimo, in carcere dal lontano 2005, era figlio di Paolo Di Lauro, capo clan dell'omonima organizzazione camorristica di Secondigliano, e fratello di Marco, anche lui detenuto in regime di carcere duro, in Sardegna. (Napoli Magazine)