MotoGP, Bonora: "La MotoGP aveva bisogno di limiti, il pilota tornerà al centro del gioco"

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Pochi giorni fa sono state dettate le linee guida della MotoGP del futuro. Dal 2027 in pista ci saranno moto meno potenti, più semplici, con meno aerodinamica e senza abbassatori per cercare di aumentare lo spettacolo in pista. I punti sono chiari, ma capirli a fondo non è semplice e Paolo Bonora, Race Manager di Aprilia, ce li ha spiegati uno per uno. “L’obiettivo principale è stato quello di fermare l’esplosione dell’aerodinamica a cui stiamo assistendo da ormai 4 o 5 anni - inizia Bonora - Questo è il reparto che sforna più novità, almeno in Aprilia, non si è mai fermi ed era giusto mettere un limite altrimenti i costi sarebbero aumentati e questa impennata sarebbe stata poco sostenibile nei prossimi anni. (GPOne.com)

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“Proprio perché è un compromesso, non si può dare 10 al nuovo regolamente, ma per me il voto è tra l’8 e il 9 perché ci sono una serie di aspetti che dovevano e sono stati presi in considerazione - la sua promozione - In primis una riduzione della deriva che c’è stata nell’incremento della velocità massima. (GPOne.com)

La MotoGP ha sorpreso tutti quanti con delle grandi novità pronte a rivoluzionare la categoria. A partire da questo dettaglio. (Fuoristrada.it)

Dai facciamo adesso al volo, ho un po’ di tempo. Michele Pirro sceglie la velocità anche quando gli si chiede un appuntamento telefonico per una intervista. (MOW)

Negli scorsi giorni è stata diramata la prima bozza del regolamento 2027 della MotoGP, che vede importanti novità tecniche che riguardano motori, elettronica e aerodinamica. Dal 2027 infatti la capacità dei motori passerà da 1.000 cc a 850 cc, con l’alesaggio massimo che passerà da 81 a 75 millimetri. (Motociclismo.it)

(Adnkronos) – Uno strumento nato da a un lavoro multidisciplinare per promuovere la corretta gestione della filiera delle carni selvatiche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

“È un compromesso che secondo me ha qualcosa di buono al suo interno, perché credo che cercare di limitare la velocità massima della moto sia sicuramente una cosa positiva dal punto di vista della sicurezza. (GPOne.com)