Shahida Raza, capitana della nazionale di hockey pakistana

Vanity Fair Italia INTERNO

+++ [#twitter: https://twitter.com/PHFOfficial/status/1630676692145684481] Era soprannominata Chintu ed era partita da Quetta. Aveva una bambina, ma la piccola non era con lei sull’imbarcazione. Giocava, come calciatrice, da otto stagioni nel Balochistan United, una squadra di Quetta che punta su integrazione di etnie e religioni. Giocava per contribuire al sostentamento della sua famiglia: per ogni vittoria potevano arrivare dai 17 a 100 dollari. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il naufragio di Crotone La tragedia si è verificata nelle prime ore del mattino del 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Un barcone con a bordo oltre 100 persone si è scontrato contro gli scogli a causa del vento, spezzandosi e naufragando a pochi metri dalla costa. (alfemminile.com)

Lo ha raccontato alla Bbc la sorella di Shahida Raza, la 27enne giocatrice pachistana di hockey e calcio morta nel naufragio di Cutro. Aveva affrontato il viaggio in barcone dalla Turchia nella speranza di raggiungere l’Italia e qui far arrivare il figlio di tre anni bisognoso di cure mediche. (Il Dispaccio)

Il cordoglio a Kabul (Corriere della Sera)

Saadia Raza, che vive a Quetta, la città del sudovest del Pakistan da dove era partita anche Shahida, ha detto di aver ricevuto dalla sorella una telefonata quando ormai il viaggio stava per concludersi. (La Stampa)

Stando alle ultime informazioni s ono almeno 20 i pakistani deceduti . Una vera strage che si consuma nel silenzio assordante di un genocidio ignorato dal mondo. (Tuttosport)

Si chiamava Shahida Raza, aveva 27 anni, una figlioletta e un grande talento sportivo. C'è anche lei tra le vittime del naufragio di Crotone, in Calabria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)