Due schiaffi al sultano

La Stampa INTERNO

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Mario Draghi è la voce: il presidente del Consiglio ha schiaffeggiato il satrapo di Ankara e assestato un buffetto a un’Europa sempre timida.

Sembra quasi di sentirlo l’applauso lunghissimo in un crescendo quasi liberatorio di milioni di persone – europei, turchi, i malmenati curdi - per quelle due semplici ma secche parole: Erdogan è un dittatore. (La Stampa)

Su altri giornali

E il gruppo del Ppe al Parlamento Ue ha detto: «Qualcuno dovrebbe vergognarsi per la mancanza di un posto adeguato per von der Leyen nel palazzo di Erdogan». Michel e Erdogan non hanno esitato e si sono seduti davanti a von der Leyen, stupita, in chiaro imbarazzo e irritata. (Corriere della Sera)

La condanna del gesto è arrivata unanime da parte di tutto il mondo occidentale, come la solidarietà espressa alla presidente Von der Leyen e le accuse contro Erdogan, ma anche contro Michel Il premier italiano Mario Draghi ha fatto una lezione di politica internazionale commentando quello che ai più ormai è noto come sofagate. (Euronews Italiano)