Una Pussy Riot condannata a 6 anni per un tweet su guerra

Il Messaggero Veneto ESTERI

Un tribunale russo ha condannato in contumacia a 6 anni di reclusione l'attivista del collettivo d'opposizione 'Pussy Riot', Lucy Shtein, con l'accusa di diffusione di notizie "false" sull'esercito, una norma introdotta in Russia per vietare le critiche all'invasione dell'Ucraina. L'accusa aveva chiesto 8 anni e mezzo di reclusione. Shtein ha lasciato la Russia 2 anni fa. A riportare la notizia è la testata online ZonaMedia. (Il Messaggero Veneto)

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Stando a quanto riportato da Mediazona, la donna avrebbe condiviso un tweet commentando il video di soldati ucraini che ferivano un gruppo di militari russi. – Un tribunale di Mosca ha condannato in contumacia a 6 anni di reclusione Lucy Shtein, attivista del collettivo punk anonimo Pussy Riot, per aver diffuso notizie false sulle forze armate russe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lucy Shtein avrebbe diffuso notizie "false" sull'esercito di Mosca su Twitter (LAPRESSE)

Lucy Shtein, una delle fondatrici del collettivo punk “Pussy riot”, è stata condannata a sei anni di prigione per un tweet contro la guerra, il pubblico ministero ne aveva chiesti otto e mezzo. (Il Dubbio)

Si chiama Lucy Shtein, è un’attivista del collettivo d’opposizione Pussy Riot. È stata condannata in contumacia da un tribunale russo a 6 anni di carcere per diffusione di notizie “false” sull’esercito, una norma introdotta in Russia per vietare le critiche all’invasione dell’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)

Shtein aveva scritto, il 27 marzo 2022, tre giorni dopo l’invasione su larga scala della Russia in Ucraina, commentando un video in cui i soldati ucraini avrebbero sparato alle gambe dei russi catturati: «I ragazzi sono venuti per bombardare le città di altre persone e uccidere le persone, in risposta hanno sparato loro alle gambe, anche i ceceni avevano paura di tali torture». (La Stampa)

Il tribunale Basmanny di Mosca l’ha condannata a sei anni di reclusione. L'ultima a finire nel mirino della legge bavaglio che punisce chi critica la guerra è una delle più note attiviste del collettivo d’opposizione Pussy Riot: Lucy Shtein. (Gazzetta del Sud)