Scontri Sapienza, studenti in presidio davanti a città giudiziaria

Adnkronos INTERNO

Sit-in di alcune decine di studenti davanti alla città giudiziaria di Roma dove questa mattina è previsto il processo per direttissima per i due manifestanti arrestati ieri pomeriggio durante gli scontri avvenuti alla Sapienza con i collettivi degli studenti pro-Palestina. Le accuse contestate sono di lesioni e resistenza. "Oggi continuiamo qui il presidio, quello che è successo è inaccettabile. C’è un clima di guerra che si respira in tutto il mondo. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo gli scontri a La Sapienza di ieri, 16 aprile, non si è placata la tensione tra studenti e dirigenza dell’ateneo romano. «Il nostro Paese non è ancora disposto ad adoperarsi per costruire le condizioni per la pace, ma non c’è più tempo», si legge in un appello, con riferimento all’attacco di Israele nella Striscia di Gaza. (Open)

Ieri sera in programma c’era il «Requiem» di Silvia Colasanti, concerto di musica contemporanea che avrebbero dovuto tenere coro e orchestra d’eccezione. Tre manifestanti si incatenano dentro l’Auditorium della Sapienza e alla fine anche la musica si ferma, con un concerto rimandato a data da destinarsi, forse annullato del tutto. (Corriere Roma)

Il processo ci sarà il 22 maggio: in aula ha respinto ogni addebito. Lo ha deciso il giudice per direttissime che ha convalidato l'arresto non disponendo misure cautelari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tornano gli scontri e le tensioni all'università La Sapienza di Roma dove da giorni era attesa la riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele. (Tiscali Notizie)

Le scene viste nel pomeriggio di ieri, martedì 16 aprile, all'università La Sapienza di Roma rischiano di essere il preludio a quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane in Italia. (ilGiornale.it)

Hanno passato la notte nelle tende installate dentro l’università. Questa mattina erano in tribunale a sostenere i due studenti arrestati ieri durante le proteste all’ateneo contro la decisione del Senato Accademico di proseguire gli accordi di cooperazione con Israele. (Contropiano)