Fase 2, quasi il 30 per cento delle attività che hanno riaperto rischiano di chiudere (per sempre)

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Infatti, rileva Confcommercio, solo due quinti delle micro-imprese presenta addetti e, quindi, solo questa frazione avrebbe avuto necessità della CIG in deroga.

1); questa percentuale sale al 27% nell'area bar e ristoranti, un dato che testimonia una conclamata patologia da cui non siamo affatto usciti.

Ma, avverte Confcommercio, per molte imprese, concentrate in pochi settori a cominciare dalla filiera turistica, le sfide sono ancora tutte da affrontare. (Today)

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Solo due quinti delle micro-imprese presenta addetti e, quindi, solo questa frazione avrebbe avuto necessità della cig in deroga. Delle quasi 800mila imprese che hanno rialzato la saracinesca il 94% riguarda abbigliamento e calzature, l’86% altre attività del commercio e dei servizi. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

Delle quasi 800mila imprese che hanno rialzato la saracinesca il 94% riguarda abbigliamento e calzature, l’86% altre attività del commercio e dei servizi. I! (TeleIschia)

Se nella prima settimana solo il 6% degli intervistati indicava un'elevata probabilità di chiusura dell'azienda, nella seconda ondata di interviste, a fronte di un ragionamento più articolato, il 28% degli intervistati afferma che, in assenza di un miglioramento delle attuali condizioni di business, valuterà la definitiva chiusura dell'azienda nei prossimi mesi. (ilGiornale.it)

Aprirà il suo albergo a Gatteo Mare come tutti gli anni Egisto Dall’Ara, presidente del settore turistico del comprensorio cesenate della Confcommercio. Solo che per la prima volta, in 60 anni di attività nel settore, al momento dell’avvio stagione non ha neppure una prenutazione confermata. (il Resto del Carlino)

"Serve meno burocrazia e una accelerazione delle iniziative anticrisi dalla quale dipende la ripartenza dell'economia e il futuro del nostro Paese", aggiunge. (Notizie - MSN Italia)

Delle quasi 800mila imprese che hanno rialzato la saracinesca il 94% riguarda abbigliamento e calzature, l’86% altre attività del commercio e dei servizi. Oltre la metà delle imprese che hanno riaperto stima una perdita di ricavi che va dal 50 fino ad oltre il 70%. (Imola Oggi)