Migranti, Lamorgese: possibile sanatoria. Si tratta di 700mila irregolari

Imola Oggi ESTERI

Una operazione, ha sottolineato Magi, che «consentirebbe al nostro Paese di effettuare una grande operazione di legalità e anche di effettiva e reale sicurezza».

La risposta della ministra, ha detto Magi al Sole24ore.com, «è stata una importantissima apertura, non scontata».

Si tratta, ha spiegato, di circa 700mila «fantasmi irregolari», che «magari, hanno un datore di lavoro pronto ad assumerli domani». (Imola Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

È il problema degli irregolari creati proprio dal Decreto Sicurezza e dall’abolizione della protezione umanitaria. Come Lamorgese vuole risolvere i problemi creati dal Decreto Salvini (senza abrogarlo). (next)

Dal Viminale la conferma che si sta ragionando su un provvedimento che, a fronte di un contratto di lavoro, conceda il permesso di soggiorno. Fino a 500mila i potenziali beneficiari? (Stranieri in Italia)

Lo dimostrano i dati: a inizio luglio - ha spiegato - erano più di 44mila le domande presentate per i lavoratori stagionali a fronte di 18mila ingressi autorizzati". Nel mirino del parlamentare il decreto flussi annuale, giudicato ormai inadatto a "garantire i fabbisogni del mercato del lavoro. (Liberoquotidiano.it)

Su oltre 800mila domestici regolari, in particolare, la componente straniera rappresenta quasi il 70% del totale della forza lavoro. Sarebbero una parte rilevante dei lavoratori stranieri interessati alla potenziale regolarizzazione cui ha fatto cenno il ministro Lamorgese. (Avvenire)

Se da una parte il Viminale ha già ultimato la revisione dei decreti Sicurezza, dall'altra ha compiuto un passo ulteriore per blandire gli ultrà dei porti aperti e i talebani dell'immigrazione. L'assalto a smantellare la difesa dei confini del nostro Paese si sta facendo via via sempre più violento. (ilGiornale.it)

"Il governo si è impegnato con un ordine del giorno a valutare un provvedimento che consenta la regolarizzazione degli stranieri con un contratto di lavoro dietro il pagamento di una cifra forfettaria". (la Repubblica)