Meloni: "La pace non si costruisce a parole ma con la deterrenza"

La Stampa INTERNO

Meloni: "La pace non si costruisce a parole ma con la deterrenza" "Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio". (La Stampa)

Su altri media

Molte aree del pianeta di colpo si sono incendiate equando c'è un incendio il rischio è che le fiamme volino da un albero all'altro e che non si riesca a domare l'incendio". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della visita ai militari italiani alla base 'Millevoi' di Shama, in Libano. (Italia Oggi)

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontrando alla base Millevoi di Shama i militari italiani in Libano. "Voi rinunciate a tutto per costruire e garantire quella pace della quale in tanti soprattutto in questo momento si riempiono la bocca comodamente seduti dal divano di casa loro. (La Provincia di Cremona e Crema)

SHAMA (LIBANO) (ITALPRESS) - "Voi rinunciate a tutto per costruire e garantire quella pace della quale in tanti soprattutto in questo momento si riempiono la bocca comodamente seduti dal divano di casa loro. (Il Sole 24 ORE)

Nel corso dell’incontro, Meloni ha innanzitutto ribadito “la volontà dell’Italia di continuare a contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano, in particolare in questo momento storico”. (Qui News Elba)

"Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. (L'HuffPost)

Quello dei militari impegnati in Libano “era un lavoro importante ieri, diventa un lavoro fondamentale oggi. Sono giornate difficili in Medio Oriente, in Europa, molte zone a livello mondiale si sono incendiate e quando c’è un incendio il rischio è sempre lo stesso, che le fiamme volino troppo velocemente da un albero all’altro e che alla fine non si riesca a domare. (LAPRESSE)