Amtab e caso Bari, triplicati i costi degli interinali. La relazione choc: «Rischio default»

Corriere INTERNO

Non è un mistero. Perché già dagli anni 2020-22 era ben chiaro, a chi avrebbe dovuto controllare, che la situazione dell’Amtab era a un passo dal dissesto. Sarebbe bastato, quindi, leggere le relazioni allegate ai bilanci. Soprattutto c’erano tante incognite nel primo report, quello sui conti del 2022 presentato dall’ex presidente della società di trasporto urbano (Sabino Persichella) e che l’amministrazione comunale, guidata da Antonio Decaro, non ha mai voluto diffondere. (Corriere)

La notizia riportata su altri media

Tuttavia a pesare sul bilancio ci sono gli effetti di due transazioni, rimaste in un cassetto, che potrebbero allargare il buco. Lo squilibrio che ha portato Amtab alla maxiperdita di 4,2 milioni nel 2022 sulla carta dovrebbe essere stato risolto con la manovra che il Comune ha messo in atto lo scorso anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nella Concorsopoli regionale i candidati sono stati suddivisi in sette batterie da 90 unità ma la quasi totalità dei 44 assunti sono stati collocati tutti insieme, appassionatamente, nella prima. Le prove sono state eseguite dalla Studio Staff RU, società al centro dell’inchiesta di Bari per le assunzioni “pilotate” dalla criminalità organizzata. (Paolo Gianlorenzo)

«Le assunzioni sono per caso state strumento di potere elettorale? - chiede Silvestroni - A questa risposta può rispondere una indagine della commissione parlamentare Antimafia che spero indaghi sui collegamenti tra Concorsopoli Lazio e l’inchiesta a Bari». (Civonline)

Il 6 settembre del 2018 gli investigatori della Mobile di Bari continuano ad ascoltare il telefono di Tommaso Lovreglio, nipote di Savino Parisi, capo indiscusso della famiglia Parisi-Palermiti egemone nel capoluogo e provincia, detentore di un unicum criminale quello della doppia affiliazione (anche alla ‘ndrangheta). (La Stampa)

Lo spaccato dell’inchiesta Codice Interno della Dda di Bari che ha portato allo scontro politico tra il sindaco Antonio Decaro (ufficialmente candidato dalla Schlein come numero due nel Sud alle Europee) e il Viminale per l’invio della commissione d’accesso al Comune, è quello di un «potere pervasivo» del clan Parisi anche nei rami periferici della macchina pubblica. (ilGiornale.it)

A Bari si potrebbe riscrivere un pezzo importante di storia purulenta della Regione Lazio al tempo di Nicola Zingaretti. Circolano carte che mettono assieme esperti in concorsi in modalità illecite nel capoluogo pugliese al centro dell’affaire Emiliano-De Caro con quanto accadde tempo fa con la concorsopoli del Lazio ad Allumiere, e che costò se non altro la carriera ad un pezzo grosso dell’amministrazione regionale di allora, Mauro Buschini del Pd, costretto a lasciare la presidenza del consiglio alla Pisana. (Liberoquotidiano.it)