Diabete, un rialzo di glicemia aumenta il rischio di infarto e ictus, lo studio

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Informazione Oggi SALUTE

Studio Diabete, dimostrato che un rialzo di glicemia aumenta il rischio di infarto e ictus. Per glicemia si intende il livello di glucosio nel sangue, ed è un parametro che i diabetici devono monitorare con attenzione per prevenire un ictus.

Infatti, i partecipanti hanno ricevuto una misurazione dei livelli di glicemia solo all’inizio dell’analisi

Questo è ancor più necessario se abbiamo sofferto di ictus o abbiamo avuto un infarto nel passato. (Informazione Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

“Le prove recenti sono chiare: l’inizio di un regime giornaliero di aspirina non è raccomandato per le persone di età pari o superiore a 60 anni per prevenire il primo infarto o ictus”, ha affermato il dott. (laredazione.eu)

La ricerca americana è stata condotta su circa 22mila medici, tutti maschi e di non oltre 40 anni d’età, scelti tra coloro che osservavano uno stile di vita sano e rigoroso. Già nel 1972, un altro medico statunitense, Lee Wood scrisse su Lancet che una compressa di aspirina riduceva il rischio di trombosi arteriosa, raccomandandone l’uso. (La Voce di New York)

Le nuove indicazioni, che non sono ancora definitive, riguardano solo negli Stati Uniti almeno dieci milioni di persone ad alto rischio cardiovascolare. Specificando per l'aspirina un uso occasionale e non generale per la prevenzione primaria. (La Repubblica)

Evidenze in crescita. Il comitato ha basato la raccomandazione proposta sull’evidenza crescente che il rischio di gravi effetti collaterali supera di gran lunga il beneficio di quella che in precedenza era considerata un’arma notevolmente poco costosa nella lotta contro le malattie cardiache. (TGcomnews24)

Il presidente Siprec: "Per molti è necessaria, ma bisogna studiare bene i casi" "Serve, ma su misura" di Federico Mereta. Arriva un cambio di linea sulla prescrizione universale ai soggetti a rischio ma che non hanno avuto eventi cardiovascolari: meglio evitarla sopra i 60 anni. (La Repubblica)