Fine Vita, Cappato si autodenuncia: dalla politica zero risposte

Il Sole 24 ORE INTERNO

Così Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, che questa mattina alle 11.15 si è autodenunciato presso la stazione dei carabinieri di via Fosse Ardeatine a Milano, per avere accompagnato la signora Elena, malata terminale di cancro, al suicidio assistito in Svizzera.

Roma, 3 ago.

Cappato rischia dunque fino a 12 anni di carcere per l'accusa di aiuto al suicidio

Per Marco Cappato si tratta di una nuova disobbedienza civile, dal momento che la persona accompagnata non è "tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale", quindi non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo per l'accesso alla tecnica in Italia (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Il reato contestato è aiuto al suicidio.La sua iscrizione nel registro degli indagati, stando a quanto apprende askanews da qualificate fonti giudiziarie milanesi, è scattata come auto dovuto in seguito alla decisione di Cappato di autodenunciarsi davanti ai carabinieri del capoluogo lombardo subito dopo essere rientrato in Italia dalla Svizzera (Tiscali Notizie)

Non si tratta di scegliere se vivere o morire, ma si stratta di persone che vogliono scegliere come morire con dignità" Il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato , in collegamento con Metropolis, racconta la sua autodenuncia dopo aver accompagnato Elena - malata terminale di tumore - a morire in Svizzera: "Il mio aiuto era indisponsabile, non volevamo mettere nei guai la sua famiglia. (Repubblica TV)

SEIDISERA 18.00 del 03.08.22 Il ritratto di Elena. Non è la prima volta che Cappato accompagna qualcuno in Svizzera dove il suicidio assistito è permesso: era già successo cinque anni fa con Dj Fabo. (RSI.ch Informazione)