Dongo e Giulino: i nostalgici del fascismo ed il saluto romano, fischi e striscioni da Pd, Anpi e 5Stelle

CiaoComo INTERNO

Da una parte i nostalgici del fascismo, giubbotto nero ed il saluto romano per ricordare i gerarchi uccisi qui nell'aprile del 1945. Era il giorno 28 come oggi. Dall'altra chi ha "fronteggiato" questa manifestazione: esponenti di Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) Pd, Movimento5stelle e altre associazioni. Canti e fischi contro i nostalgici, striscioni e bandiere. In mezzo ai due gruppi - dopo aver bloccato il traffico sulla Statale Regina per qualche minuto - forze dell'ordine a presidiare e controllare che non ci fossero incidenti. (CiaoComo)

Su altre testate

Oggi, domenica 28 aprile, alcuni estremisti di destra hanno commemorato i sedici gerarchi fascisti uccisi il 28 aprile 1945 sul lungolago a Dongo: hanno lasciato una rosa e fatto il saluto romano. (Fanpage.it)

“Sognavo”, ha detto Gian Alberto D’Angelo, uno degli organizzatori, “visto gli attacchi indiscriminati verso noi fascisti, che molte pecorelle smarrite tornassero all’ovile, ma mi sono sbagliato. (CremonaOggi)

Predappio (Forlì), 27 aprile 2024 – Domani si svolgeranno a Predappio le tradizionali manifestazioni per ricordare il 79° anniversario dell’uccisione di Benito Mussolini, avvenuta il 28 aprile 1945. Da un paio d’anni l’organizzazione non è più nelle mani degli Arditi d’Italia sezione di Ravenna, come avveniva da molto tempo, ma di Angela Di Marcello a titolo personale, responsabile del servizio che un gruppo di volontari svolge alla cripta di Benito Mussolini, su incarico delle pronipoti del duce Orsola e Vittoria Mussolini. (il Resto del Carlino)

Manifestazione dell’Anpi, questa mattina, a Dongo in risposta alle commemorazioni neofasciste di Benito Mussolini e dei gerarchi tra il paese (video sotto) e Giulino di Mezzegra. (ComoZero)

Sotto una pioggia battente, e con in sottofondo il coro dei contestatori, anche quest'anno a Dongo (Como) si è tenuta la breve commemorazione dei sedici gerarchi fascisti fucilati sul lungolago il 28 aprile del 1945 (Il Messaggero Veneto)

Sulla spalletta del lungo lago i neofascisti hanno deposto 15 rose rosse, una per ogni giustiziato; alle loro spalle un ingente cordone di polizia divideva piazza Paracchini da diverse centinaia di antifascisti e dai militanti dell’ANPI che durante la commemorazione hanno intonato “Bella ciao”. (ilmessaggero.it)