Inflazione: Istat, stimata a +5,7% in 2023 e +2,6% in 2024

LaPresse ECONOMIA

Milano, 6 giu.

(LaPresse) – Il percorso di rientro dell’inflazione, favorito dalla discesa dei prezzi dei beni energetici e dalle politiche restrittive attuate dalle banche centrali, si rifletterà in una riduzione della dinamica del deflatore della spesa delle famiglie residenti sia nell’anno corrente (+5,7%) sia, in misura maggiore, nel 2024 (+2,6%).

Lo afferma l’Istat nel suo rapporto sulle prospettive per l’economia italiana nel 2023-24

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La notizia riportata su altri media

Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 (+1,2%) sia nel 2024 (+1,1%), seppur in rallentamento rispetto al 2022. A rilevarlo è l'Istat nel Report "Le prospettive per l'economia italiana". Ci si attende - sottolinea l'Istat - che i consumi delle famiglie residenti e delle Isp (istituzioni sociali private al servizio delle famiglie) segnino, in linea con l'andamento dell'attività economica, un aumento nel 2023 (+0,5%), che si rafforzerà l'anno successivo (+1,1%), "grazie all'ulteriore riduzione dell'inflazione associata a un graduale recupero delle retribuzioni e al miglioramento del mercato del lavoro". (Avvenire)

Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dalla domanda interna al netto delle scorte (+1 punti percentuali nel 2023 e +0,9 p. (Finanza Repubblica)

) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2 p. (Tiscali Notizie)

Il Pil dell'Italia nel 2023 sale del +1,2% e rallenta a +1,1% nel 2024. Lo rileva l'Istat nelle prospettive per il 2023-24. (Reggio TV)

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