Video | Un batterio intestinale e' complice dell'infarto | Italia

L'Arena SALUTE

Attenzione!

Il video non può essere visualizzato in quanto c'è una incompatibilità con il software che hai installato per bloccare i banner (ADBlock).

Per visualizzare il video disabilita l'ADBlock su questo sito e ricarica la pagina.

(L'Arena)

Su altre testate

Attraverso metodiche di biologia molecolare è stato possibile dimostrare che il batterio che circolava nel sangue dei pazienti con infarto era l’Escherichia Coli, tipicamente di origine intestinale. (LavoroLazio.com)

Normalmente, due-tre tazzine al giorno non rappresentano un grave problema, ma la situazione cambia completamente se di mattina lo si beve regolarmente a stomaco vuoto. Infatti, bere caffè di mattina a stomaco vuoto può provocare danni all’organismo, specialmente se ciò viene ripetuto sistematicamente. (TuttoAbruzzo.it)

E’ stato visto che è possibile fermare l’infarto a livello sperimentale con una molecola specifica che impedisce al batterio di legarsi con cellule immunitarie specifiche presenti nell’arteria dove è in atto la formazione del trombo. (Vivicentro)

La scoperta potrebbe gettare le basi sia per un vaccino preventivo anti-infarto, sia per delle terapie mirate da somministrare in fase acuta. Secondo gli scienziati italiani il batterio, Escherechia Coli, risulta in circolo nel sangue dei pazienti e presente anche nell'arteria ostruita che causa l'infarto. (Quotidianodiragusa.it)

Ma lo stress può davvero causare un infarto? Infarto del miocardio. Un infarto, si verifica quando il flusso di sangue ricco di ossigeno indirizzato al cuore, viene bloccato, privando il cuore di ossigeno e portando alla morte del suo tessuto muscolare. (VicenzaToday)

In 50 pazienti colpiti da infarto è stata analizzata la concentrazione della capsula batterica presente nei trombi ed è stata confrontata con quella di 50 pazienti in condizione normale e di 50 soggetti di controllo. (Tecnomedicina)