Roma, partorisce in casa picchia la neonata: è morta poco dopo

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Chiamati per intervenire, i paramedici hanno visto una stanza piena di sangue e delle profonde ferite sulla bimba, poi deceduta.

Poche ore dopo il neonato è deceduto e ora la donna è accusata di omicidio.

Al momento del fermo, la donna ha tentato di difendersi dichiarando alle forze dell’ordine: “Non dormiva, l’ho cullato troppo forte”.

L’episodio è avvenuto nella provincia sud di Roma, precisamente ad Acilia, dove pochi attimi dopo il parto in casa una donna ha picchiato ferocemente il bambino appena nato, rendendolo in fin di vita. (Notizie.it )

Ne parlano anche altri media

I medici avevano riscontrato ferite compatibili con un profondo trauma cranico. Resta ancora da chiarire la dinamica dei fatti e i motivi delle ferite che sarebbero compatibili con delle percosse. (Open)

in foto: Foto di repertorio. Sarà interrogata domani la mamma della neonata morta ieri all'ospedale Bambino Gesù di Roma. Sabato avrebbe partorito in casa all'interno di un'abitazione di Vitinia, periferia sud di Roma, e sarebbe stata la madre della donna ad avvertire il 118. (Roma Fanpage.it)

La vicenda si è svolta sabato, alle prime luci dell'alba, quando la ragazza avrebbe partorito nella sua casa ad Acilia, periferia della capitale. Secondo le dichiarazioni dell'anziana, avrebbe trovato a terra nella camera da letto la bimba con il cordone ombelicale ancora attaccato alla placenta. (il Giornale)

È accusata di omicidio la donna fermata sabato a Roma dopo che la figlia, che aveva partorito poco prima in casa, è arrivata in ospedale in gravi condizioni. ++ Gli aggiornamenti su RomaToday ++. Secondo il referto del 118 la neonata era stata condotta all'ospedale pediatrico Bambino Gesù con una evidente ferita alla testa. (Today)

Sul corpo sono state individuate numerose ecchimosi e un trauma cranico la cui natura è compatibile con percosse. «E' caduta dal letto dopo il parto». (Gazzetta del Sud)

“E’ caduta dal letto dopo il parto”. Sul corpo sono state individuate numerose ecchimosi e un trauma cranico la cui natura è compatibile con percosse. (L'HuffPost)