Così "Eusebio" raccontava come diventò poeta suo malgrado

Così, da sempre, vanno le cose nel mondo culturale italiano

Mentre numerosi erano i premi patrocinati dall'Accademia, fra cui quello di Letteratura della cui commissione faceva parte Ojetti.

Fra le altre, ecco due lettere molto indicative del carattere quasi ossequioso del primo e dell'indiscusso potere del secondo.

Il 9 marzo 1932 così Montale scrive a Sua Eccellenza Ugo Ojeti: «Mi permetto raccomandarLe la domanda avanzata dal Gabinetto Vieusseux all'Accademia, per un premio. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

”Montale” è una profonda analisi della meravigliosa produzione del poeta. . Montale è stato indubbiamente uno dei poeti più importanti dell’Italia contemporanea. Allora, per celebrare i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale, non possiamo che rispettare il suo volere. (Il Sole 24 ORE)

Due anni fa scoppiò una polemica attorno alla tomba di Montale Il Comune di Firenze ha voluto ricordarlo con una corona posta sulla tomba del letterato, che riposa insieme alla moglie Drusilla Tanzi. (LA NAZIONE)

Ci viene da dire, perciò, che nonostante le sue rimostranze, siamo oggi ben lieti di poterlo annoverare tra i più grandi della letteratura italiana contemporanea Le frasi più belle di Montale vai alla gallery. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Il Comune di Firenze ha confermato l'inserimento della sepoltura del grande poeta italiano nel cimitero di San Felice a Ema in una lista di prossime esumazioni per scadenza della concessione era un errore da parte degli uffici cimiteriali. (LA NAZIONE)

«L’assessore Martini - ha dichiarato Draghi - ha confermato che l’inserimento della sepoltura del grande poeta nel cimitero di San Felice a Ema in una lista di prossime esumazioni per scadenza della concessione era un errore da parte degli uffici cimiteriali. (Corriere Fiorentino)

3-5), nell’attesa dell’apparizione numinosa della donna che lo aiuti a prendere coscienza del rapporto con la realtà e col destino: “le vene / di salnitro e di muffa sono il quadro / dove tra poco romperai” (vv. (Il Fatto Quotidiano)