Lo sport di Giorgia Meloni: "Impariamo dall'Islanda"

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Lo sport guarda avanti, con curiosità e interesse dopo le elezioni di domenica scorsa. Ci sono problemi urgenti da risolvere, caselle da sistemare, da un possibile ministero dello sport, con o senza portafoglio, sino all'ad della Fondazione di Milano-Cortina 2026 (un ruolo da troppo tempo vacante). Logico, quindi, che lo sport si stia già muovendo, magari dietro le quinte (vedi Spy Calcio del 29 settembre): significativo ieri l'incontro fra Thomas Bach, accompagnato dal membro Cio Malagò, con Giorgia Meloni, avviata verso la carica di premier. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Giovanni Malagò lancia l'allarme in vista dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina in programma nel 2026: Ci aspettiamo che il prima possibile venga nominato il nuovo amministratore delegato. (Sky Sport)

La leader di Fratelli D’Italia infatti, vincitrice delle elezioni politiche svoltesi lo scorso 25 settembre, ha ricevuto, insieme al Presidente del CONI Giovanni Malagò, Thomas Bach, la carica più alta del Comitato Olimpico Internazionale. (OA Sport)

Con il nuovo governo sarà fondamentale avere rispetto, soprattutto sulla nostra autonomia, una piena condivisione sul mondo dello sport e su aspetti normativi-legislativi, perché se li calano dall'alto si rischia lo scollamento tra noi e l'esecutivo . (Tuttosport)

IOC/Greg Martin Di Gregorio Spigno (Corriere della Sera)

Milano-Cortina? Ci aspettiamo che il prima possibile venga nominato il nuovo amministratore delegato -ha aggiunto il numero uno dello sport italiano-. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della presentazione della Roma Boxing Night del 28 ottobre, stamattina in Sala Giunta al Coni. (la Repubblica)

Il massimo dirigente dello sport italiano, intervenuto in occasione della cerimonia di consegna della laurea magistrale honoris causa di Federica Pellegrini all’università San Raffaele di Roma, ha detto: Con il nuovo governo – riporta l’ANSA – sarà fondamentale avere rispetto, soprattutto sulla nostra autonomia, una piena condivisione sul mondo dello sport e su aspetti normativi-legislativi, perché se li calano dall’alto si rischia lo scollamento tra noi e l’esecutivo. (OA Sport)