Zona arancione, lo tsunami-Omicron fa vacillare mezza Italia: brusco peggioramento, le 7 regioni quasi condannate

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Intanto, si cerca anche di capire come evitare il caos nel mondo del calcio e degli altri sport professionistici.

Allo stesso tempo, però, verrebbe introdotto l'obbligo di limitare gli spostamenti a quelli tra casa e campi sportivi, con tampone annesso

E la prossima settimana - come anticipa La Stampa - potrebbe toccare pure a Lombardia e Veneto.

Al momento quelle in bilico sono soprattutto Piemonte e Calabria, ma da qui a giovedì, quando ci sarà il monitoraggio settimanale, potrebbe scattare anche per Liguria, Sicilia e Valle d’Aosta. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Cosa cambia tra zona gialle e zona arancione. Ma cosa cambierebbe con il passaggio in zona arancione? Sono sempre più sotto stress a causa del covid gli ospedali della Lombardia e dopo il bollettino di martedì 11 gennaio la Regione ha due parametri da zona arancione e uno da zona gialla. (MilanoToday.it)

I criteri per il passaggio da zona gialla a zona arancione sono tre: l'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva e i ricoveri ordinari. Il Piemonte rischia la zona arancione a partire dal 17 gennaio. (NovaraToday)

L'ultima differenza tra zona gialla e zona arancione riguarda i corsi di formazione in presenza per scuole e università: chi ha il green pass base in zona arancione non potrà frequentarli. Nel passaggio da zona gialla a zona arancione per coloro in possesso del super green pass, che si ottiene o col completamento del ciclo vaccinale o con la guarigione dal Covid, non cambia infatti nulla. (Fanpage.it)

Regioni a rischio zona arancione: il piano della Lombardia. A rischiare maggiormente il passaggio di zona e dunque l’introduzione di nuove restrizioni sono Piemonte, Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia e Lazio. (Notizie.it )

I dati sui ricoveri a livello nazionale indicano che negli ultimi dieci giorni «i posti nei reparti ordinari sono al 27% circa in crescita lineare, con tasso medio di aumento di circa 0,88% al giorno. La Sicilia è al 32,5% per i reparti ordinari e al 19% per le terapie intensive, entrambi in crescita lineare. (Corriere della Calabria)