In Italia si rischia una sanità per soli ricchi, il 42% non può curarsi

Giornale di Sicilia SALUTE

L’Italia rischia una sanità «per censo», dove chi ha i mezzi economici potrà sempre di più garantirsi le cure mentre chi non dispone di un reddito adeguato non potrà curarsi: già attualmente, il 42% dei cittadini meno abbienti è costretto a rinunciare alle cure poichè, non riuscendo ad ottenerle nell’ambito del sistema pubblico, non ha i mezzi per rivolgersi alla sanità a pagamento. Il 21/mo Rapporto «Ospedali e salute» redatto da Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Censis lancia un segnale allarmante : anche le fasce più deboli sono spinte verso il privato non avendo accesso al Ssn a causa, spesso, delle lunghe liste di attesa, e questo provoca un ulteriore impoverimento di alcune categorie. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

Presentato il 21° Rapporto dell’Associazione, realizzato in collaborazione con il Censis. “Le strutture di diritto privato erogano quote importanti di prestazioni ad alta complessità. Ad esempio, dal 25% al 40% (a seconda della sede della neoplasia) di interventi per tumore maligno. (Quotidiano Sanità)

E un cittadino su due si rivolge direttamente al privato senza nemmeno provare a prenotare nel pubblico (LAPRESSE)

Non tutti riescono ad accedere al Servizio sanitario nazionale, viste le interminabili liste d'attesa, e non tutti hanno la disponibilità economica sufficiente per rivolgersi al privato: ora un report fotografa la situazione, sempre più iniqua, che mostra come troppi cittadini - specialmente nella fascia di reddito più bassa - siano costretti a rinunciare alle cure mediche. (Fanpage.it)

A fronte di una situazione economica a dir poco disastrosa e di macroscopiche falle nel sistema sanitario laziale, oggi con fierezza, responsabilità e orgoglio possiamo rivendicare i primi e importanti obiettivi centrati, frutto di un complesso e sinergico lavoro messo in campo sin dai primi giorni dell’insediamento del centrodestra alla Regione”. (Frosinone News)

"Ci sono tutte le condizioni per migliorare il nostro sistema sanitario. Io credo che i fondi siano sufficienti, vanno spesi meglio, va organizzato meglio il sistema sanitario, va ridefinito il ruolo Stato/Regioni: il Ministero della Salute deve recuperare un po' più di ruolo nel campo della programmazione. (Il Giornale d'Italia)

Nel 2023, il 42% dei pazienti con redditi più bassi, fino a 15 mila euro, ha dovuto rinunciare o procrastinare le cure a causa della difficoltà di accesso al Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e delle difficoltà nel sostenere i costi della sanità privata. (Calabria News)