Silvia Romano, i Ros: "E' in Somalia, in mano a un gruppo islamista"

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Troppe le voci ufficiose, troppe le mezze verità, troppi i pettegolezzi".

L'appello: "Rivogliamo Silvia a casa, basta con i silenzi". IL RAPIMENTO DI SILVIA ROMANO - Il 20 novembre la volontaria italiana è stata sottratta alla sua attività umanitaria a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi in Kenya.

Roma, 18 novembre 2019 - Silvia Romano, la cooperante milanese rapita in Kenya il 20 novembre dello scorso anno sarebbe tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab. (Quotidiano.net)

La notizia riportata su altre testate

A due giorni dal primo anniversario del rapimento di Silvia Romano, avvenuto il 20 novembre 2018 in Kenya, nuovi elementi emersi nel corso dell'indagine confermano l'ipotesi che la giovane cooperante sia tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppoÈ quanto emerge dagli sviluppi dell'indagine della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros. (la Repubblica)

Così, documento dopo documento, si è rafforzata la convinzione che Silvia Romano sia in Somalia e che sia ancora viva. Il rapimento. Il 20 novembre scorso, un gruppo armato ha rapito Silvia Romano nel piccolo villaggio di Chakama, a circa 80 chilometri dalla città di Malindi (ilGiornale.it)

Gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di inviare una rogatoria internazionale alle autorità somale. È quanto emerge dagli sviluppi dell’indagine della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros. (Corriere della Sera)

È tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato agli jihadisti di Al-Shabaab, Silvia Romano (CHI È), la cooperante milanese rapita in Kenya il 20 novembre dello scorso anno (LE TAPPE E COSA SAPPIAMO) e poi trasferita in territorio somalo. (Sky Tg24 )

Gli elementi raccolti dal Raggruppamento operativo speciale, coordinato dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, dopo la trasferta in Kenya dell’agosto scorso, hanno rafforzato la convinzione che la Romano si trovi in Somalia e dall’analisi dei documenti messi a disposizione dalle autorità kenyote la ragazza si troverebbe in una area del Paese dove gravitano milizie locali legate al gruppo terroristico di matrice islamica. (Imola Oggi)

Pare, oltretutto, che sia stata obbligata a sposare un uomo legato all'organizzazione jihadista che l'ha sequestrata. Le ultime notizie sull'italiana parlavano di una sorta di "lavaggio del cervello" da parte degli aggressori nei confronti della giovane. (L'Unione Sarda.it)