Operazione dei Ros in Trentino: due giovani kossovari "radicalizzati", sognavano un attentato jihadista

l'Adige INTERNO

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici - precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi - consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici

Il GIP del Tribunale di Rovereto (TN), il 18 giugno ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, nei confronti del solo uomo. (l'Adige)

Ne parlano anche altre testate

Il GIP del Tribunale di Rovereto (TN), il 18 giugno ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, nei confronti del solo uomo. Pubblicità. (la VOCE del TRENTINO)

Dalle indagini del Ros è emerso che gli indagati si sarebbero addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico”. (Adnkronos)

Dopo aver commesso l'attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi all'organizzazione terroristica Indagati per associazione con finalità di terrorismo - I giovani risultano indagati dalla procura di Trento per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, arruolamento e addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. (Notizie - MSN Italia)

Si tratta di due giovani incensurati, un uomo e una donna che ora si trovano ai domiciliari. Sequestrati materiale informatico e prodotti chimici utilizzabili per la fabbricazione di ordigni esplosivi: bombe per colpire inn nome dell'Isis. (ilmessaggero.it)

Il paese che li ha visti nascere, da famiglie kosovare perfettamente integrate. Si tratta di un uomo e una donna che si sarebbero addestrati per compiere atti violenti in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico”. (Sardegna Reporter)

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici - precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi - consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici (La Stampa)