Bari, sale giochi e slot in mano ai clan: 36 arresti, sequestri per 7,5 milioni

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Gli storici clan della criminalità barese avevano messo le mani sul settore dei giochi.

Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Bari, è emerso che i membri dell’organizzazione avevano concentrato i propri interessi sull'installazione e sulla gestione degli apparecchi di intrattenimento nei negozi e nelle sale gioco in città.

Dei 36 soggetti coinvolti nell’inchiesta, condotta dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari e da quelli del Gico, alcuni appartengono a storici clan baresi: gli Anemolo, gli Strisciuglio e i Capriati. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Il focus investigativo avviato sulla attività di noleggio degli apparecchi da intrattenimento da parte del D'Ambrogio ha consentito di acclarare come il contesto denunciato dal tabaccaio non rappresentasse affatto un caso isolato. (BariViva)

Maggiori dettagli saranno forniti in mattinata nel corso di una conferenza stampa. (BisceglieViva)

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E’ altresì in corso di esecuzione il sequestro del profitto dell’attività criminale, quantificato in oltre 7,5 milioni di euro. Emiliano: un plauso all’ottimo lavoro della DDA di Bari e delle Fiamme Gialle. (StatoQuotidiano.it)

Di fatto l’uso della forza e l’intimidazione psicologica, tra usura ed estorsione, aveva smantellato la concorrenza delle altre imprese di settore. RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24 Il giornale - Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

della Guardia di Finanza di Bari, sotto la direzione Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, che oggi ha portato all'arresto di 36 persone: 27 in carcere e 9 agli arresti domiciliari. Avrebbero controllato le attività di installazione e noleggio di videopoker e slot machine negli esercizi commerciali della città, imponendo agli esercenti le apparecchiature di un solo imprenditore, dal quale incassavano in cambio una 'percentuale'. (BariToday)