Studente arrestato in Egitto, Patrick Zaky trasferito da Mansura a Talkha

Il Messaggero ESTERI

È in condizioni di detenzione «meno favorevoli» rispetto all'altro luogo, riferiscono, ma «non è stato maltrattato».

Novità sul caso dello studente trasferito in Egitto.

Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia commenta all'ANSA la decisione della Procura egiziana di fissare al 15 febbraio un'udienza per discutere dell'appello dei legali di Patrick Zaky contro la sua detenzione. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo l'Eipr, "oggi Patrick - detenuto nella stazione di polizia di Mansoura dall'8 febbraio scorso - è stato trasferito alla stazione di polizia di Talkha, non lontano dalla prima centrale e dall'abitazione in cui risiede la sua famiglia. (BolognaToday)

Le Sardine raccolgono l'appello dei rappresentanti degli studenti e delle studentesse e del Rettore dell'Università di Bologna e scendono in strada per manifestare la propria solidarietà a Patrick Zaky, il giovane ricercatore dell'università di Bologna arrestato la settimana scorsa al Cairo, e chiedere con forza che i suoi diritti vengano rispettati e che possa tornare al più presto a frequentare le aule universitarie. (Adnkronos)

Fonti giudiziarie egiziane hanno ricordato però che Patrick George è accusato fra l'altro di aver diffuso «notizie false» tese «a turbare la pace sociale» e ad «incitare a manifestazioni non-autorizzate» col fine di «rovesciare il potere». (Il Mattino)

Ma, in base a quanto riportato dalla nota dell'ong egiziana, in questo luogo non avrebbe subito maltrattamenti, né sarebbe stato preso di mira in nessun modo. Le accuse a Zaky. Secondo quanto riportato da Repubblica, Zaky avrebbe meno tempo per incontrare la famiglia e gli avvocati, ma forse anche qualche speranza di scarcerazione. (ilGiornale.it)

Mansoura Prosecution sets hearing on Saturday 15th of February to look into Leave to Appeal Patrick Zaki's detention; Patrick moved to another detention facility in Talkha police station. La procura di Mansura ha accettato di discutere l'appello contro la sua detenzione e lo farà fra due giorni, sabato 15. (la Repubblica)

Proprio la petizione lanciata da Amr su Change.org sabato per chiedere la liberazione di Patrick ha superato 52mila firme. Alla domanda se ci sia il timore di essere spiati e controllati dalle forze di sicurezza egiziane anche all'estero, Amr risponde:«Assolutamente sì. (Il Messaggero Veneto)