Mezzo miliardo di euro in polizze dormienti, l’Ivass le «risveglia»: caccia a 23 mila beneficiari

Corriere della Sera ECONOMIA

Ma l’Ivass fa sapere che «è impegnato con i competenti organi italiani e lussemburghesi per assicurare tutela anche ai cittadini italiani che hanno sottoscritto polizze con queste imprese».

che operano in Italia senza sede stabile».

Plausi dalla Federconsumatori che si augura anche che «Poste attui una operazione simile per rintracciare le polizze che fanno capo all’azienda».

A tanto ammonta l’importo delle oltre 23 mila polizze vita non riscosse dai beneficiari e ferme presso assicurazioni estere che operano in Italia. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Numeri che sin aggiungono a quanto già fatto dall'istituto con la propria indagine presso le compagnie italiane, che ha portato al "risveglio" di oltre 4 miliardi di euro. (la Repubblica)

L’Ivass raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea. Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. (Wall Street Italia)

Secondo il Finer Finance Mirror 2020, tra gennaio e maggio la quota di italiana interessata a contattare un assicuratore è passata dal 12 al 27%. All’interno di questa categoria di clienti, sottolinea la ricerca, cresce l’attenzione verso soluzioni assicurative personalizzate, che tengano conto delle esigenze personali e familiari dei sottoscrittori. (Bluerating.com)

L’ultima indagine dell’Istituto sulle polizze dormienti è stata pubblicata proprio recentemente sul sito internet ivass.it (clicca qui per il testo integrale) e, dati riportati nero su bianco, conferma che attualmente l’ammontare di polizze vita dormienti in imprese estere ammonta a quasi mezzo miliardo di euro. (QuiFinanza)

Da qualche anno l’Ivass è impegnata a cercare i beneficiari delle cosiddette polizze dormienti che sono ‘parcheggiate’ presso le assicurazioni prima che finiscano in prescrizione. Scaduto questo termine, le compagnie devono versare i premi non reclamati al Fondo rapporti dormienti della Consap, presso il ministero dell’Economia. (Wall Street Italia)