Cgil Lecco alla manifestazione di Torino per rilanciare l'automotive

Lecconotizie ECONOMIA

Un settore sempre più ai margini dell’agenda politica Delegazione lecchese scesa in campo per difendere Mirafiori e più in generale le fabbriche automotive, presenti anche a Lecco TORINO – Una delegazione della Fiom Cgil di Lecco ha partecipato alla manifestazione indetta a Torino da FIOM CGIL, FIM CISL, UILM UIL, UGLM, FISMIC e AQCF per chiedere il rilancio del settore automotive, sempre più ai margini dall’agenda politica, mortificato da decenni di cassa integrazione, mancati investimenti e progressivo disimpegno del gruppo Stellantis (Lecconotizie)

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«L’Italia tornerà ad essere uno dei principali produttori di automobili in Europa perché noi abbiamo un sistema gli altri Paesi ci invidiano: centri di ricerca, di design ed una tradizione come grandi produttori di auto e abbiamo nel contempo il più importante e significativo indotto per quanto riguarda la componentistica che non solo rifornisce Stellantis e i suoi stabilimenti, ma produce spesso per le altre case automobilistiche che realizzano i loro prodotti in altri Paesi europei o altre parti del mondo. (Nordest Economia)

I sindacati hanno organizzato uno sciopero di otto ore, con una manifestazione che ha portato in piazza a Torino 12mila persone, per protestare contro la situazione in cui si trova l'impianto Stellantis di Mirafiori (QuiFinanza)

Al centro ci sono sempre Torino e le storiche attività industriali legate all'auto. E se quella del 14 ottobre 1980 fu una manifestazione antisindacale con migliaia tra dirigenti, impiegati e quadri della Fiat sfilare sotto la Mole contro i picchettaggi no-stop davanti a Mirafiori, ieri, 44 anni dopo, a manifestare al fianco dei sindacati uniti (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqcf) e le tute bianche di Stellantis, erano anche i quadri, le istituzioni e la Curia. (ilGiornale.it)

La parte del leone l’ha fatta ancora la Fiat 500 elettrica, che con 11.360 auto prodotte ha coperto il 90 per cento dei volumi dello stabilimento, il resto è rappresentato dalle produzioni Maserati con 1.320 unità. (il manifesto)

Il messaggio è indirizzato soprattutto al governo e ai sindacati italiani. (Avanti Online)

Stellantis ha annunciato nuova cassa integrazione per tutti gli oltre 2.000 lavoratori della 500 elettrica e della Maserati da lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso. Il nuovo stop collettivo - spiega la Fismic Confsal - arriva dopo la cassa integrazione già è in corso per i 1.260 lavoratori della 500 elettrica e il contratto di solidarietà in vigore fino a dicembre a rotazione per i 960 dipendenti della linea della Maserati. (Tiscali Notizie)