Covid, Istat: nel 2020 mortalità più alta dal Dopoguerra

Nordest24.it INTERNO

Lo scrive l’Istat nel suo rapporto sull’impatto del Covid in Italia

Covid, rapporto Istat Iss, mortalità più alta nel genere maschile. La stima del contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità generale conferma come l’impatto sia più marcato nel genere maschile.

Ad evidenziarlo è il rapporto Istat-Iss sull’impatto del Covid in Italia, secondo il quale nell’anno della pandemia sono stati registrati complessivamente 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso). (Nordest24.it)

La notizia riportata su altri giornali

– Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi. Ad evidenziarlo è il rapporto Istat-Iss sull’impatto del Covid: nell’anno della pandemia sono stati registrati complessivamente 746.146 decessi, 100.526 in più, il 15,6%, rispetto alla media 2015-2019. (Livesicilia.it)

Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso)”. (Dire)

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Si evidenzia inoltre come la fascia di età in cui si riscontra un’incidenza maggiore di decessi Covid-19 sui decessi totali sia la 65-79 anni, in questa classe un decesso su 5 è attribuibile al Covid-19 Rispetto all’intero anno 2020, nei primi quattro mesi del 2021 l’impatto dei decessi per Covid-19 sui decessi totali è aumentato soprattutto nelle Regioni del Centro e del Mezzogiorno. (Farodiroma)

Nel mese di dicembre e nei primi mesi del 2021 l’eccesso di mortalità in Italia è stato al di sotto della media europea per poi risalire leggermente nel mese di marzo 2021 Ebbene, l’Italia ha condiviso con la Spagna il primo drammatico incremento dei decessi a partire dal mese di marzo 2020. (Fortune Italia)

AgenPress – Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi. Complessivamente dall’inizio dell’epidemia il numero di decessi è avvenuto prevalentemente tra gli uomini (56,7%) (Agenpress)