Catania, liberata dal suo aguzzino grazie a “WhatsApp”. In manette l'ex convivente. -

L’azione vessatoria posta in essere dall’uomo nei confronti della convivente, costellata da aggressioni fisiche e verbali (più volte la vittima era dovuta ricorrere alle cure dei medici) aveva sancito la fine della loro coabitazione, incrinando in qualche modo anche il rapporto sentimentale... (Gazzettinonline)